Da Lucia Azzolina che dà alla luce la figlia Aurora, a Carlo Calenda che si presenta al seggio con la scheda piena: tutti i retroscena del voto del referendum 8-9 giugno 2025.
Il risultato del voto è stato deludente, com’è noto nessuno dei quesiti su lavoro e cittadinanza sottoposti agli italiani ha raggiunto il quorum. Per i partiti di centrosinistra e la Cgil è il momento delle autocritiche e delle analisi interne. C’è chi ipotizza le dimissioni della segretaria Dem Elly Schlein, che però rigira il risultato: secondo lei hanno votato più persone che nel 2022 votarono per il centrodestra e per Meloni.
Mentre esperti e politici dibattono sul 70% degli italiani che si sono astenuti e sugli errori commessi durante la campagna referendaria, i retroscena alle urne sono passati in secondo piano. Ve ne elenchiamo qualcuno, per regalarvi qualche momento di ilarità, ma non solo. In un caso infatti, quello dell’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, c’è da gioire per la nascita della seconda figlia poco dopo che la mamma è andata a votare. Ad annunciare l’imminente lieta notizia era stata proprio lei sui social alcune ore prima del parto: “Prima che Aurora decida di nascere… noi abbiamo votato”.
A corredo di questa frase, una foto di Azzolina sorridente mentre inseriva le schede dei quesiti nelle apposite urne. La mattina dopo, cioè il 9 giugno, sempre dai social dell’ex ministra, è arrivata la bella notizia: “Benvenuta al mondo”, si legge alla fine di un lungo post pieno di gioia per la nascita della piccola Aurora. Un ringraziamento ai medici dell’ospedale di Biella e un elogio alla sanità pubblica, che è “qualcosa che non possiamo dare per scontato”.
Oltre che “un pilastro di uguaglianza, fondamentale per la nostra società, che va valorizzato”. Azzolina ha dedicato alcune parole alla nuova arrivata in famiglia: “Che tu possa crescere libera, forte e serena. Libera di scegliere, di pensare, di amare, di essere”.
Carlo Calenda va al seggio con la scheda piena
Gioie a parte, durante il voto non sono mancati “inconvenienti”, come quello che ha visto protagonista, ad esempio, il leader di Azione Carlo Calenda. Si è recato al suo seggio di riferimento a Roma, ma non si era accorto che sulla sua scheda elettorale non c’era più spazio per apporre i timbri. Così, dopo un momento di leggero imbarazzo, ma anche di qualche sorriso, il senatore si è recato agli uffici preposti per ritirare la nuova scheda elettorale.
Una volta ricevuta, è tornato al seggio e ha finalmente potuto votare. “Per me è un dovere civico per rispetto di chi ci ha dato la democrazia”, ha detto Calenda ai cronisti presenti: “Dopodiché i referendum ci lasciano molto perplessi”.
Ilaria Salis vota in tenuta “da mare”
E non sono mancate neppure le polemiche. Ad esempio quella che ha visto protagonista Ilaria Salis. L’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra si è recata al seggio in canotta e pantaloncini, scatenando i commenti sulla scelta del look.
#Referendum pic.twitter.com/xSAmWvZcLk
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) June 8, 2025
“Manca solo la cremina fp 50 per la pelle delicata e il telo con la sabbia ancora attaccata”, ha scritto un utente commentando un post da lei stessa pubblicato, che la ritraeva al seggio proprio con questa mise. “Ma come c***o ti sei vestita?”, chiede un altro utente, “ti ricordo ahimè che sei un europarlamentare e rappresenti delle persone”.
Torna il “fantasma del referendum”
Un’altra curiosità arriva dai social di Fratelli d’Italia. Il partito della premier Giorgia Meloni non si è risparmiato e non appena i risultati dell’affluenza sono diventati certi, sui social sono apparsi una serie di post contro i partiti di centrosinistra e la Cgil, promotori del referendum.
Uno di questi è un chiaro riferimento a quando Riccardo Magi, per protestare contro la poca informazione sui quesiti da parte del governo, si era travestito da fantasma nell’Aula della Camera, durante un premier time di Giorgia Meloni.
Lo spettro è tornato ieri nelle urne: “Hanno dovuto chiamare un fantasma per fare numero”, si legge sui social di Fratelli d’Italia. “Magi, era lei?”