Referendum, il risultato dell’affluenza e del voto a un’ora dalla chiusura dei seggi. Il quorum è lontano, tutti i dati.
Il quorum è lontano. Alle 16 circa di lunedì 9 giugno, le urne sono state chiuse da un’ora ed Eligendo, la piattaforma ufficiale del Viminale attraverso la quale è possibile monitorare dati del referendum in tempo reale, registra che ha votato il 30,14% degli italiani.
Nel momento in cui si scrive siamo a circa la metà delle sezioni scrutinate (52,858 su 61.591). Pertanto Il quorum del 50%+1 che renderebbe valido il parere dei cittadini sembra lontano. In poche parole: i referendum non sono validi.
Nel momento in cui si scrive è possibile dire che se il referendum fosse stato valido, avrebbe certamente vinto il sì. Vediamo, quesito per quesito, le percentuali di voto.
Il voto nel dettaglio: se il quorum fosse stato raggiunto (al momento) avrebbe vinto il sì
Per quanto riguarda il referendum sul reintegro dei dopo essere stati licenziati illegittimamente e i contratti a tutele crescenti, a votare sì è stato l’87,19% dei cittadini contro il 12,81% dei no. Il dato è ancora provvisorio, dal momento che sono state scrutinate 58 sezioni su oltre 61mila.
Il secondo quesito che riguardava le indennità per i licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti, ha ottenuto l’85,54% dei sì e il 14,46% dei no. Le sezioni scrutinate nel momento in cui si scrive sono 83 su oltre 61.mila.
Il terzo quesito riguardava i contratti a termine e proponeva l’abrogazione di alcune norme che riguardavano i contratti a tempo determinato e le condizioni dei rinnovi e delle proroghe. Anche in questo caso, il distacco tra il sì e il no è nettissimo: 86,45% contro il 13,55%. Le sezioni scrutinate nel momento in cui si scrive sono 67 su oltre 61.mila.
C’è poi il quarto quesito, in tema di responsabilità delle ditte appaltatrici in caso di infortuni sul lavoro. Su 44 sezioni scrutinate per un totale di oltre 61mila, l’84,16% degli italiani ha votato sì e il 15,84% ha votato no.
L’ultimo quesito referendario era in tema di cittadinanza e proponeva di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia per gli stranieri che vogliono richiedere la cittadinanza italiana. Ha votato sì il 60,24% degli italiani e no il 39,76%.
I dati delle 16 regione per regione
Secondo i sondaggi politici di Youtrend, ma anche sulla base dei dati, al momento in nessun comune questa soglia è stata raggiunta. Al momento l’affluenza più bassa è stata registrata in Friuli Venezia Giulia con circa il 27% dei votanti, in Calabria con il 23% circa, in Molise con il 27% circa, in Puglia con il 28% circa, in Sardegna con il 26% circa, in Sicilia con il 23% circa e in Trentino Alto Adige con il 22% circa.
Le regioni con un’affluenza dal 30% in poi sono la Basilicata (31% circa), l’Emilia Romagna (38% circa), la Liguria (34% circa), Lombardia (30% circa), Marche (32% circa), Piemonte (34% circa), Toscana (38%), Umbria (31% circa). Questi risultati riguardano le ore 16 circa del 9 giugno 2025.
