The America Party. Non è chiaro quanto Elon Musk faccia sul serio o se si tratta dell’ennesima provocazione, ma è questo il nome che ha scelto per il suo nuovo partito politico.
Fortuna ha voluto che, almeno in questo caso, non abbia piazzato una X nel nome (come ha fatto per molte sue aziende). A quel punto si sarebbe avvicinato troppo alla famosa pellicola del 1998 dedicata al tema della tensione sociale e del razzismo negli Stati Uniti.
Sta comunque di fatto che, post dopo post e polemica dopo polemica, l’imprenditore australiano ormai ex amico del presidente Usa Donald Trump, ha messo nero su bianco le proprie intenzioni. Dopo aver lanciato un sondaggio sul suo social X ha scritto: “Il popolo si è espresso. In America serve un nuovo partito politico che rappresenti l’80% della popolazione. Ed esattamente l’80% delle persone è d’accordo Questo è destino”.
Il tutto mentre prosegue lo scontro con il presidente che fino a pochi giorni fa stimava ed appoggiava in ogni sua scelta. Da un lato c’è Musk, che ha accusato Trump di un presunto coinvolgimento nei files di Jeffrey Epstein, il milionario morto in carcere nel 2019 e accusato di traffico sessuale di minorenni. Dall’altro c’è l’entourage di Trump che ha messo nel mirino le aziende di Musk e presunti rischi per la sicurezza nazionale.
Donald Trump: “Elon Musk ha perso la testa, non parlo con lui”
“Donald Trump deve sospendere il nulla osta di sicurezza di Elon Musk. CIò, in attesa di indagini per le droghe e il coinvolgimento con la Cina. – ha dichiarato Steve Bannon, l’ex stratega di Trump – Nel frattempo, bisogna assicurarsi che il governo abbia il controllo della gestione di SpaceX, perché ha minacciato di tagliare il suo più grosso programma, già finanziato dal governo. Musk è chiaramente una persona instabile. Ed è un immigrato illegale? Credo di sì”.
E mentre volano gli stracci, Trump ha provato a glissare: “Musk ha perso la testa, non sono interessato a parlare con lui”. Dunque il tycoon non è ancora entrato nel merito del nuovo partito annunciato da Musk, che in queste ore a causa della lite ha perso 33 miliardi di dollari sui mercati. Eppure su X e nell’opinione pubblica, The America Party rischia già di fare breccia.
A spiegare per cui ciò potrebbe accadere è stato Mario Nawfal, imprenditore e influencer nel settore della tecnologia, della finanza e delle criptovalute. Nawfal ha pubblicato un post intitolato: “La visione di Elon per smantellare l’establishment”. Il contenuto è stato repostato dallo stesso Musk.
Nawfal, anch’egli australiano con un seguito su X di oltre due milioni di utenti, è noto per i suoi spazi di discussione con personaggi influenti (anche Musk è stato suo ospite), tra cui leader del settore crypto, giornalisti, esperti e investitori. Musk potrebbe essersi ispirato proprio a lui per le sue interviste effettuate durante la campagna per le presidenziali.
Mario Nawfal: “La tecnologia ha democratizzato la politica”
“Quando 5,6 milioni di persone ti dicono che sono politicamente senza casa, forse è il momento di demolire l’intero quartiere. – ha scritto Nawfal – The America Party proposto da Elon ha risuonato con l’80,4% degli intervistati che sono stanchi del duopolio dell’establishment. È in una posizione unica per unire le forze anti-establishment di entrambi gli schieramenti contro la classe politica permanente di Washington”.
Nawfal ha concluso: “La tecnologia ha democratizzato la politica. The America Party, nella sua elegante semplicità, potrebbe finalmente dare all’80% ciò che vuole: la distruzione della palude, non solo una nuova gestione”. Bisogna ricordare, infine, che Musk era stato nominato da Trump a capo del Doge, il Dipartimento antisprechi dell’amministrazione americana. Proprio il queste ore la Corte suprema ha autorizzato il Doge ad accedere ai dati sensibili della Social security administration. Elon, però, è ormai lontano.
