Trasporti, metalmeccanici, poste. E altri settori potrebbero a breve annunciare nuove mobilitazioni per quello che rischia di essere ricordato come il giugno degli scioperi.
Non sarà insomma un mese semplice per chi dovrà spostarsi e per i lavoratori in lotta per i propri diritti. Sono diverse le date da segnare in rosso per questo giugno 2025 appena cominciato.
Partiamo dai trasporti, con disagi in vista per i pendolari, per chi parte verso le prime ferie e per le aziende che si affidano alla logistica ferroviaria e aerea. Nello sciopero generale verrà coinvolto l’intero comparto pubblico e privato. Domani 3 giugno 2025 ci sarà uno sciopero di 23 ore indetto da Cobas e dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura Rfi. Si fermeranno in questo caso gli addetti agli impianti di manutenzione.
La protesta potrebbe avere impatti sulla regolarità della rete ferroviaria. Il 4 e 5 giugno toccherà al trasporto ferroviario merci, con uno sciopero di 24 ore (dalle 16 del 4 giugno) proclamato dai principali sindacati del settore, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl e Fast-Confsal, a cui parteciperanno i dipendenti della società Gts Rail. Il 9 giugno, dalle 16 alle 23.59, si fermeranno invece i lavoratori di Captrain Italia, altra azienda chiave nel trasporto merci.
Scioperi e interruzioni, tutte le date da segnare per giugno 2025
Altre interruzioni si avranno venerdì 13 giugno. Il sindacato Cub Trasporti ha proclamato uno sciopero aereo di 4 ore, dalle 13 alle 17, coinvolgendo lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e dell’indotto. Diversi anche gli stop a livello locale. I trasporti pubblici si fermeranno il 1 giugno a Genova, il 3 in Sardegna, il 6 a Bolzano e il 15 a Napoli. Il picco di mobilitazione è previsto il 20 giugno, con uno sciopero generale proclamato da Usb, Cub e Sgb per l’intera giornata. A Roma è annunciata anche una manifestazione nazionale il 21 giugno.
Momento delicato anche per i metalmeccanici, i cui sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato per il 20 giugno otto ore di sciopero nazionale con manifestazioni regionali in tutta Italia, rafforzando anche il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Domani 3 giugno 2025 si fermeranno anche i lavoratori delle Poste italiane, dopo che l’azienda ha deciso di operare centinaia di tagli ai portalettere. Un esempio su tutti nelle Marche, dove la società ha deciso di assumersi corrieri esterni.
Dal 3 giugno al 2 luglio scatterà anche lo sciopero degli straordinari. I due sindacati di categoria, si legge in una nota, “non permetteranno che si giochi con la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in Poste italiane“.
Le segnalazioni vanno dall’affido di “mezzi sostitutivi senza gomme termiche” a gennaio 2025 alla “mancata fornitura e/o sostituzione delle divise dei portalettere, ma è ancora più grave che manchino le scarpe, ossia dispositivi di protezione individuale (Dpi) da documento di valutazione dei rischi (Dvr)“.