Due funzionari dell’Ambasciata israeliana a Washington, negli Stati Uniti, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nelle scorse ore all’uscita da un evento in un museo ebraico.
Il sospettato ha urlato “Palestina libera” dopo essere stato arrestato. Le due vittime, un uomo e una donna, si trovavano al Capital Jewish Museum quando l’uomo si è avvicinato ed ha aperto il fuoco.
Il presunto killer è Elias Rodriguez, 30enne di Chicago. È stato visto camminare avanti e indietro fuori dal museo prima della sparatoria. Subito dopo aver esploso i colpi di pistola è entrato nel museo ed è stato fermato dalla sicurezza dell’evento. L’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter ha dichiarato che le due persone uccise erano una giovane coppia in procinto di fidanzarsi. Le due vittime sono Sarah Milgrim e Yaron Lischinsky.
Sul posto anche il procuratore generale Pam Bondi. “Orribili omicidi a Washington, basati ovviamente sull’antisemitismo, devono finire, ora!“, ha scritto il presidente Donald Trump sui social media. Il presidente israeliano Isaac Herzog si è detto “devastato” da quanto accaduto. “Siamo al fianco della comunità ebraica di Washington e di tutti gli Stati Uniti. – ha detto Herzog – L’America e Israele saranno uniti in difesa del nostro popolo e dei nostri valori comuni. Il terrore e l’odio non ci spezzeranno“.
La guerra a Gaza, come tutto è cominciato
La sparatoria è avvenuta dopo che Israele ha lanciato una nuova campagna contro Hamas nella Striscia di Gaza. La guerra è cominciata a seguito delle stragi del 7 ottobre 2023, quando Hamas ha ucciso 1.200 persone e preso circa 250 ostaggi.
Da allora, la devastante risposta israeliana a Gaza ha ucciso più di 53mila persone, tra cui donne e bambini. I combattimenti hanno costretto allo sfollamento il 90% dei circa due milioni di abitanti del territorio, e scatenato una crisi alimentare.
La scorsa settimana al Capital Jewish Museum è stato assegnato un finanziamento di 500mila dollari per aumentare la sicurezza. L’amministratore delegato Gil Preuss ha dichiarato in un comunicato di essere inorridito dalla sparatoria e di aver pianto la perdita delle due persone uccise. “I nostri cuori sono con le loro famiglie e i loro cari, e con tutti coloro che sono stati colpiti da questo tragico atto di violenza antisemita”.
“Condanniamo con la massima fermezza l’omicidio di due membri dell’ambasciata israeliana a Washington. Le nostre preghiere sono con i loro cari. – ha scritto il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio –Si è trattato di un atto sfacciato di violenza vile e antisemita. Non ci siano dubbi: rintracceremo i responsabili e li assicureremo alla giustizia“.
