È trascorso un mese dalla morte di Papa Francesco e Leone XIV ha parlato di lui durante l’udienza generale del mercoledì ma è il ricordo di Krajewski che tocca il cuore.
Papa Leone XIV ha tenuto in Piazza San Pietro la sua prima l’udienza generale del mercoledì. Prevost ha iniziato il suo giro in Papamobile per salutare i fedeli presenti e lungo il tragitto si è fermato per benedire i bambini. Nel suo discorso ha parlato della speranza che si fonda sulla generosità di Dio. E sulla necessità di costruire la pace in un mondo ferito dalla guerra.
Ricorrendo anche il trigesimo della morte di Papa Francesco, Prevost, che è stato eletto lo scorso 8 maggio, ha ricordato il pontefice defunto, scatenando l’applauso dei fedeli in piazza. E pure il cardinale elemosiniere Krajewski, a cui Bergoglio affidava il compito di fare la carità ai poveri e alle popolazioni in difficoltà, come nel caso dell’Ucraina, ha espresso un ricordo molto toccante.
Durante l’udienza generale del mercoledì in Piazza San Pietro Papa Leone XIV ha terminato il suo intervento con un ricordo di papa Francesco, morto a 88 anni lo scorso 21 aprile, esattamente un mese fa. “Non possiamo concludere questo nostro incontro senza ricordare con tanta gratitudine l’amato Papa Francesco – ha detto Prevost – che proprio un mese fa è tornato alla casa del Padre“.
Parole, forse, un po’ di circostanza. Ma anche all’inizio della sua prima udienza generale Papa Leone XIV ha citato Bergoglio: “Sono lieto di accogliervi in questa mia prima Udienza generale. Riprendo il ciclo di catechesi giubilari, sul tema ‘Gesù Cristo Nostra Speranza’, iniziate da Papa Francesco“, come a sottolineare la linea che continua nel programma dei due pontefici.
I fedeli lo hanno applaudito anche quando ha parlato di speranza e di come le parabole di Gesù possano aiutare a ritrovarla: “Ogni parabola ci mostrano come Dio opera nella storia. Racconta una storia che è presa dalla vita di tutti i giorni, eppure vuole dirci qualcosa in più. Ci rimanda a un significato più profondo, fa nascere in noi delle domande. Ci invita a non fermarci all’apparenza“, ha aggiunto Prevost.
E le scelte di Papa Francesco durante il suo pontificato sono da considerare esse stesse come parabole. Ad esempio fin dal suo insediamento nel 2013 rinunciò allo stipendio come gesto simbolico volto a un cambiamento di rotta rispetto al passato, in favore dei poveri. La figura di Papa Francesco ha ispirato il più ampio numero di film e documentari come si legge sul portale Cinema.it, segno che ha toccato l’immaginario collettivo con le sue parole ma soprattutto con il suo esempio.
Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski ha ricordato Papa Francesco a un mese dalla scomparsa con parole di amore e nostalgia. “Mi manca il suo sorriso e mi mancano le sue battute, mi mancano le sue indicazioni semplicissime, che rimarranno per tutta la vita. Mi mancheranno le sue lettere, ogni tanto difficili, che mandava al nostro ufficio dell’elemosineria e scriveva: ‘Tu sai cosa fare’! E quando chiedevo ‘Santità, cosa devo fare?’, mi rispondeva ‘Risolvi tutti i tuoi problemi secondo il Vangelo’“.