Una cena in un ristorante elegante, la consegna del denaro tra una portata e l’altra. Poi, l’arrivo degli ospiti inattesi: i militari della guardia di finanza che da tempo li tenevano d’occhio.
È finito così in manette Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, una delle località turistiche più famose della Campania e dell’Italia intera. Un nome, Sorrento, che nel mondo ha sempre ricordato paesaggi e bellezza. E che oggi è finito alla ribalta delle cronache.
L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata ed effettuata sul campo dai finanzieri. Insieme al primo cittadino è finito in manette anche un suo stretto collaboratore, Francesco Di Maio. L’accusa per i due è di induzione indebita a dare o promettere utilità. Un reato, come ha specificato la stessa Procura in una nota, intermedio tra la corruzione e la concussione. I due sono stati arrestati in flagrante dopo aver ricevuto 6mila euro in contanti da un imprenditore della zona.
Al centro delle indagini l’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per tre anni, dal 2023 al 2026. Appalto aggiudicato dal Comune di Sorrento per un valore a base d’asta di oltre 4 milioni e mezzo di euro. Nel dettaglio, i finanzieri hanno rinvenuto sulla persona del sindaco 4500 euro, 1500 euro invece su Di Maio. Ma chi è Massimo Coppola, il sindaco finito in manette? Avvocato di 48 anni, Coppola è stato eletto sindaco il 5 ottobre 2020. Era appoggiato da una coalizione di liste civiche di centrosinistra e dal Partito democratico.
Massimo Coppola, il sindaco arrestato: le sue parole sui social media
Massimo Coppola è riuscito ad avere la meglio sullo sfidante del centrodestra solo al ballottaggio. Molto attivo sui social media, sui suoi profili ha pubblicizzato il Forum Verso Sud, ospitato proprio a Sorrento. In alcune foto Coppola si mostra assieme al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e con il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto. “Vogliamo rinnovare il nostro quotidiano impegno a favore della legalità, della giustizia e della libertà”, scriveva Coppola il 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Tornando alle indagini, è emerso che l’imprenditore avrebbe corrisposto al sindaco Coppola e a Di Maio, in più soluzioni, 50mila in contanti. In questo caso si tratterebbe del “pagamento” relativo ad un altro appalto riguardante l’ottimizzazione ed l miglioramento dell’asilo nido comunale per il triennio scolastico 2022-2025. Sempre in queste ore, la guardia di finanza ha perquisito l’abitazione del primo cittadino, rinvenendo oltre 34mila euro in contanti. Non è tutto.
Al blitz di queste ore si è giunti a seguito di un’indagine più complessa che ha visto indagati ventidue soggetti tra cui altri dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti. In questo caso le accuse sono di corruzione, turbativa d’asta e peculato. Dopo le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 285mila euro in contanti.
Nell’ambito di questo primo filone d’inchiesta è rimasto coinvolto Raffaele Guida alias il sensitivo Lello, cartomante noto per le sue apparizioni nelle tv locali, considerato dalle autorità il referente del sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori. Nell’abitazione del sensitivo, ed in particolare nascosti in un incavo di un tavolo da biliardo, si trovavano oltre 167mila euro in contanti.
Coppola, il sensitivo e la confezione di panettone
Il 28 dicembre scorso, dopo essersi incontrato con Guida, il sindaco era stato controllato dalla guardia di finanza e trovato in possesso di oltre 15mila euro occultati in una confezione di panettone.
Soldi anche in quel caso riconducibili a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, per il tramite del sensitivo, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento. La somma di denaro era stata sequestrata ma successivamente dissequestrata e restituita a Coppola dal Tribunale del Riesame.