Garlasco, il giallo dell’impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi. L’indagato non si presenta ai pm

Delitto di Garlasco, Andrea Sempio non si presenta ai pm per una questione procedurale. Intanto un colpo di scena arriva dalla perizia disposta dalla Procura di Pavia. 

Un’impronta di Andrea Sempio sarebbe stata trovata vicino al cadavere di Chiara Poggi. L’indiscrezione arriva dai canali social del Tg1 e sarebbe emersa nel corso dei nuovi accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Pavia nell’ambito dell’indagine che vede il 37enne amico di Marco, fratello della vittima, come unico sospettato per omicidio in concorso.

Questa impronta della mano era stata rinvenuta già nel 2007 sulle scale che portano alla taverna della villetta di via Pascoli a Garlasco, vicino a dov’è stato trovato il cadavere di Chiara Poggi.

La novità è venuta fuori nel corso dell’interrogatorio di martedì 20 maggio ad Alberto Stasi, allora fidanzato della vittima e unico condannato per la sua morte a 16 anni in via definitiva.

Andrea Sempio parla con i giornalisti
Garlasco, il giallo dell’impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi. L’indagato non si presenta ai pm (Ansa Foto) – notizie.com

La traccia in questione che oggi la Procura attribuisce a Sempio, sarebbe la numero 33 trovata sulla scena del delitto e già a disposizione degli inquirenti fin dal 2007. I Ris di Parma l’avevano considerata di “nessuna” utilità. Da quanto appreso, la nuova consulenza sarebbe stata fatta sulla base delle fotografie dell’epoca.

Perché Andrea Sempio non si è presentato all’interrogatorio

Il giorno 20 maggio poteva essere quello della svolta per la nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, ma alla fine Andrea Sempio non si è presentato per rispondere alle domande dei pubblici ministeri. Il motivo è un’imprecisione procedurale nella richiesta di convocazione rilevata dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati che, notificando una memoria ai pm, hanno fatto presente che nell’invito a comparire mancava un “avvertimento” fondamentale.

Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla Procura”, ha spiegato Lovati. “L’invito non conteneva l’avvertenza alla lettera D comma 2 dell’articolo 375 del codice di procedura penale”. L’articolo in questione prevede che il pm “potrà disporre l’accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato indotto legittimo impedimento”. 

Senza questo articolo, per la difesa di Stasi l’invito a comparire è nullo perché è un “avvertimento fondamentale” e che va dato all’indagato. “Guerra dura senza paura”, ha scritto sui social Angela Taccia. “Codice di procedura penale noi ti amiamo”. Un nuovo interrogatorio? “Vediamo”, è la risposta di Lovati, spiegando di attendere una nuova convocazione.

Se poi non dovessimo presentarci ancora, c’è sempre la carta del gip che potrà disporre l’accompagnamento coattivo”. Al momento non è prevista una nuova convocazione, ma non è escluso che arrivi nei prossimi giorni ne arrivi una nuova, questa volta contenente l’articolo citato.

Alberto Stasi dopo un'udienza
Perché Andrea Sempio non si è presentato all’interrogatorio (Ansa Foto) – notizie.com

Oltre a Sempio, nelle stanze dei pm era atteso anche Alberto Stasi. L’allora fidanzato di Chiara Poggi sta scontando la pena per il suo omicidio e ha ottenuto la semilibertà. Si è presentato a bordo di un’auto guidata dall’avvocata Giada Bocellari ed è entrato in Procura dal passo carraio per evitare di imbattersi nei giornalisti. L’altro legale, Antonio De Rensis è invece entrato dall’ingresso principale, rispondendo alle domande dei cronisti.

Stasi è stato sentito come testimone e ha risposto a tutte le domande dei pm. In merito all’ipotesi dell’omicidio in concorso, ha spiegato che non conosceva Sempio e che anzi, non sapeva che faccia avesse. L’interrogatorio ha trattato più temi, dalla ricostruzione delle ore prima dell’omicidio alla sera prima. Ed è venuta fuori, come detto, l’impronta rinvenuta a casa Poggi compatibile con quella dell’amico di Marco Poggi.

È stata una giornata molto positiva”, ha dichiarato De Rensis al termine dell’interrogatorio di Stasi. “Siamo molto contenti di essere venuti e aver risposto a tutte le domande”. E ancora: “Alberto sta bene, è sereno e rispettoso della condanna. Siamo soddisfatti da quanto emerso nell’interrogatorio, non posso parlare del futuro, ma parlo del presente: noi abbiamo assoluta fiducia nell’indagine della magistratura, dal primo giorno”. 

Sulla scelta di Sempio e i suoi avvocati a non presentarsi, De Rensis ha risposto: “Ho le mie idee insieme alla mia collega Giada Bocellari, sono idee molto precise e quello che vi posso dire è che è stata una giornata assolutamente positiva”.

Marco Poggi “convinto che Sempio sia estraneo” alla morte della sorella

Il 20 maggio è stato anche il giorno in cui Marco Poggi, fratello di Chiara, è stato ascoltato dai carabinieri in Veneto, dove risiede. La sua testimonianza, contestuale all’interrogatorio di Sempio, dovevano servire a capire quando l’indagato fosse di casa nella villetta di Garlasco e quali fossero i suoi rapporti con la vittima.

Con la collaborazione degli inquirenti, Marco Poggi ha potuto essere sentito lontano dai giornalisti e ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte”. Parole del suo avvocato Francesco Campagna, affidate a una nota. “Ad Andrea Sempio lo lega un’amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda che ha sconvolto la sua famiglia”. 

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