Caso Almasri, c’è la svolta ma la Libia è nel caos dopo l’uccisione di al Kikli: “Consegnate il comandante e sciogliete la Rada”

La Libia proprio in queste ore ha presentato alla Corte penale internazionale (Cpi) de L’Aia una dichiarazione con cui ne accetta la giurisdizione.

È una svolta dal punto di vista del diritto internazionale. La Libia è infatti sotto indagine da parte dei giudici olandesi per presunti crimini commessi sul suo territorio a partire dal 2011.

Almasri
Caso Almasri, c’è la svolta ma la Libia è nel caos dopo l’uccisione di al Kikli: “Consegnate il comandante e sciogliete la Rada” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Nei fascicoli c’è anche il nome di un comandante che in Italia abbiamo conosciuto nei mesi scorsi. Si tratta di Osama Elmasry Njeem detto Almasri, il generale libico arrestato e poi rilasciato. La dichiarazione di Tripoli alla Cpi, ricevuta dal cancelliere Osvaldo Zavala Giler, si è resa necessaria poiché la Libia non ha firmato lo Statuto di Roma, il trattato istitutivo del Tribunale. Nonostante questo, la Cpi ha avviato l’indagine a seguito di un risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Bisogna ricordare che proprio in questi giorni Tripoli è scossa da numerose e violente manifestazioni contro il Governo di unità nazionale (Gun) guidato da Abdel Hamid Dbeibah. Diversi cittadini europei sono stati evacuati. Tutto è cominciato quando è stato ucciso Abdulghani al Kikli detto Ghaniwa, a capo di una potente milizia. L’operazione è stata rivendicata dallo stesso capo del governo: “Un passo necessario per porre fine a una realtà che ha violato troppo la legge ed è stata associata a gravi violazioni dei diritti umani”.

Libia: anche al Kikli, come Almasri, era sospettato di gravi crimini

Anche al Kikli, così come Almasri, era sospettato di gravissimi crimini. Ed anche lui era stato avvistato in Italia nelle scorse settimane, ricoverato in un ospedale. Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan in queste ore ha quindi esortato il governo libico a collaborare pienamente con il Tribunale dell’Aia per garantire giustizia alle vittime di crimini gravi commessi. Invitando esplicitamente Tripoli a consegnare Almasri.

Il procuratore, durante un briefing tenuto Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha anche accennato al presunto scioglimento di Al Rada. Si tratta della Forza di deterrenza speciale per il contrasto al terrorismo e al crimine organizzato di cui farebbe parte proprio Almasri.

Almasri in Libia
Libia: anche al Kikli, come Almasri, era sospettato di gravi crimini (ANSA FOTO) – Notizie.com

La Rada, però, ha smentito tale decisione da parte del Gun ed ha rispedito al mittente le accuse contro il comandante. “L’intervento del procuratore – si legge in una nota – è stato caratterizzato da gravi inesattezze che non si addicono a un’istituzione internazionale che si presume imparziale e neutrale”.

In Italia, come già accennato, il fascicolo del comandante libico è ormai cosa nota. Osama Elmasry Njeem, destinatario di un mandato di cattura internazionale, è accusato di essere stato a capo di strutture carcerarie a Tripoli. Qui migliaia di persone sono state detenute per periodi prolungati. È sospettato di crimini di guerra, di oltraggi alla dignità personale, di trattamento crudele, tortura, stupro e violenza sessuale e omicidio. Tutti i reati sarebbero stati commessi nel carcere di Mitiga dal 15 febbraio 2015 in poi.

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