Bonus Giovani, dal 16 maggio è possibile fare la richiesta. Cos’è, a chi è rivolto, tutte le regole contenute nel decreto attuativo.
Il Bonus Giovani è una misura che il governo ha introdotto nel cosiddetto decreto Coesione nel 2024. Ha lo scopo di favorire i contratti stabili, diminuendo la precarietà nel mondo del lavoro.
È destinato ai datori del settore privato e prevede che questi ultimi siano esonerati dal versamento dei contributi nel momento in cui decidono di assumere giovani dipendenti con contratti a tempo indeterminato.
Dal 16 maggio sarà possibile presentare una domanda online, compilando il modulo sul Portale delle Agevolazioni del sito ufficiale Inps. Tramite questo strumento è possibile ricevere in tempo reale un riscontro dell’avvenuta comunicazione. La richiesta può essere effettuata per le assunzioni dal primo settembre 2025 al 31 dicembre 2025.
Bonus Giovani: a chi è rivolto e le categorie escluse
Come anticipato, il datore di lavoro può richiedere Bonus Giovani se ha assunto a tempo indeterminato oppure se ha trasformato un contratto da tempo determinato ad indeterminato. Riguarda le seguenti categorie di dipendenti:
- Giovani con meno di 35 anni nel momento in cui sono stati assunti.
- Persone che non sono mai state occupate a tempo indeterminato durante il percorso lavorativo.
- Il Bonus Giovani è valido per assumere i lavorati con qualifica di operai, impiegati e quadri. Sono invece esclusi i dirigenti, i lavoratori domestici e i contratti di apprendistato.

Il datore di lavoro è esonerato dal versare i contributi per il 100% dell’importo totale per 24 mesi, fino al limite di 5mila euro al mese di importo. Sono esclusi i premi e i contributi dovuti all’Inail per un importo massimo di 500 euro al mese per ogni lavoratore.
Le aziende della Zes, cioè la Zona Economica Speciale del Mezzogiorno, che comprende le regioni Molise, Abruzzo, Campania, Sardegna, Basilicata, Sicilia, Puglia e Calabria, il beneficio è aumentato fino a 650 euro al mese per lavoratore.
Il Bonus Giovani può essere richiesto da tutti i datori di lavoro del settore privato, incluso quello agricolo. Per poter erogare questa misura, il governo ha previsto una spesa di 34,4 milioni all’anno nel 2024; 458,3 milioni per il 2025; 682,5 milioni di euro per il 2026. E 254,1 milioni per l’anno 2027.
Un’altra regola fondamentale per poter fare richiesta: è importante che il datore di lavoro non abbia licenziato dipendenti nei sei mesi precedenti e in quelli successivi. In caso contrario, il Bonus Giovani viene revocato.