Bullismo e cyberbullismo: il governo approva un decreto e potenzia il numero di emergenza. Come denunciare e cosa puoi fare se ne sei vittima.
Il provvedimento porta la firma dei ministri dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e della Famiglia Eugenia Roccella. È stato approvato in Consiglio dei ministri per l’esame preliminare ed introduce nuove regole per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
“Un nuovo importante tassello nell’azione del governo per la promozione della cultura del rispetto”. Così lo definisce il ministro Valditara, che spiega anche che questo decreto punta a mettere in guardia “i nostri ragazzi sui rischi dell’uso della rete“. Al centro ci sono anche le famiglie, per quanto riguarda la responsabilità che può “conseguire da comportamenti violenti tenuti dai figli sui social a danno di altri giovani”.
Il decreto attua la legge delega per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. “La tecnologia e le nuove disgregazioni sociali ci pongono di fronte a scenari sempre nuovi”, spiega invece Roccella. Dopo il decreto Caivano, “oggi viene scritta un’altra importante pagina in questa direzione”. Vediamo ora, tutte le novità di questo provvedimento.
Bullismo e cyberbullismo: come funzionano il numero di emergenza 114 e l’app
La novità più importante è il potenziamento del numero verde Emergenza Sanitaria 114, che è già attivo 24 ore su 24 in tutta Italia. Telefonando, dall’altra parte della cornetta risponderà personale specializzato sul tema, che provvederà a fornire un primo supporto psicologico e giuridico. E nei casi più gravi si occuperà di contattare le forze dell’ordine. A chiamare può essere la vittima, ma anche i suoi familiari che vogliano segnalare eventuali situazioni di disagio.
Il numero di Emergenza Sanitaria 114 offre la possibilità di scaricare un’app che include la geolocalizzazione da attivare dopo aver dato il consenso. È possibile anche parlare con gli esperti attraverso la messaggistica istantanea. I dati anonimi sulle segnalazioni dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo avvenuti a scuola, verranno trasmessi tutti gli anni al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Serviranno a prendere provvedimenti più vicini possibili al tema, sia in termini di contrasto che di prevenzione.
Con lo stesso scopo, l’Istat ogni due anni effettuerà una ricerca sul fenomeno per comprenderne la portata, oltre che capire quali sono i soggetti più esposti. Il provvedimento prevede anche che la Presidenza del Consiglio dei ministri, insieme con il Ministero dell’Istruzione, inviino una relazione al Parlamento con i risultati delle indagini Istat.
Un’altra novità è la disposizione alle aziende che offrono i servizi di comunicazione via web, di adattarsi al codice civile in termini di responsabilità dei genitori per i danni causati dai figli minorenni.
La Presidenza del Consiglio dei ministri inoltre, attraverso i Dipartimenti per la Famiglia e per l’Editoria, promuoverà le attività di comunicazione per sensibilizzare sull’utilizzo consapevole di internet e i suoi rischi. Anche le scuole avranno un compito: quello di far conoscere ai propri studenti il numero verde 114.