La Chiesa cattolica e quasi un miliardo e mezzo di fedeli nel mondo non hanno ancora il nuovo Papa. Bisognerà aspettare.
Un’attesa trepidante che è cominciata oggi, primo giorno del conclave. I cardinali si sono riuniti per la prima volta oggi mercoledì 7 maggio 2025, e lo faranno nuovamente domani ed eventualmente nei prossimi giorni.
Per essere eletto il nuovo Pontefice ha bisogno di almeno 89 delle 133 preferenze a disposizione tra i cardinali elettori. L’emozione in particolare oggi è stata moltissima, con gli occhi del mondo intero puntati verso il comignolo montato nei giorni scorsi dai vigili del fuoco sul tetto della Cappella Sistina in Vaticano. Un dettaglio è però emerso con forza dal contesto, mentre 45mila persone si trovavano in piazza San Pietro in attesa della fumata.
Una fumata che alla fine è stata nera, ma che per alcuni attimi si è pensato potesse essere bianca. Perché? Il motivo sta nel tempo di attesa. I cardinali si sono infatti riuniti in conclave nel pomeriggio, poco dopo le 17 e 30. Dopo l’Extra omnes, ovvero quando i cardinali si sono concretamente isolati dal mondo nella Cappella Sistina, si attendeva la fumata intorno alle 19. Invece è giunta poco dopo le ore 21.
Fedeli e opinionisti, trascorso il tempo limite, hanno cominciato a pensare che un accordo potesse essere raggiunto dai porporati già oggi. Cos’è successo quindi? Stando a quanto fatto trapelare da fonti vaticane (poiché, è bene specificarlo, le operazioni di voto e l’intera elezione è coperta dal segreto più assoluto), dopo l’Extra omnes si è svolta una lunga meditazione del predicatore, il cardinale Raniero Cantalamessa, di circa 45 minuti.
Non solo, anche il numero dei cardinali ha fatto sì che la votazione si sia protratta. Rispetto al 2013, anno dell’elezione di Papa Francesco, sono 18 i porporati in più. Inoltre la maggior parte di loro non conosce bene l’italiano. Tutto nella norma, insomma, almeno stando a quanto fatto sapere dalla Santa Sede. A questo punto i cardinali sono tornati a Casa Santa Marta, dove risiedono. Domattina torneranno a riunirsi. Sono previste quattro votazioni, due la mattina e due il pomeriggio, e due fumate.
Fuori, in piazza San Pietro, la scena era festosa, con migliaia di persone che si sono accalcate per seguire la cerimonia sui maxi schermi. Provenienti da 70 Paesi, i cardinali sono isolati dal mondo esterno, i loro cellulari consegnati e le onde radio intorno al Vaticano bloccate per impedire qualsiasi comunicazione fino a quando non convergeranno sul nome del nuovo Papa.