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Politica

Romania, perché la vittoria di George Simion farà il gioco di Valdimir Putin (e di Donald Trump)

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Giovanna Sorrentino

La vittoria di George Simion in Romania “farebbe il gioco di Putin e Trump”. Ecco perché il nazionalismo è fallimentare. 

Romania, perché la vittoria di George Simion farà il gioco di Valdimir Putin (e di Donald Trump) (Ansa Foto) – notizie.com

La destra avanza in Romania. La dimostrazione sta nella percentuale di voti a favore ancor superiore rispetto a quella rimediata da Calin Georgescu a novembre, stavolta escluso dalla corsa elettorale a seguito delle inchieste aperte a suo carico.

George Simion ha ottenuto il 41% dei voti. Georgescu lo scorso anno si era fermato al 22%. Il ballottaggio per le elezioni presidenziali è previsto il 18 maggio e lo sfidante principale sarà Nicusor Dan, sindaco di Bucarest, che ha ottenuto il 21% delle preferenze.

Un secondo turno al cardiopalma e che si gioca tutto sulle alleanze. Gli europeisti dovrebbero sostenere il centrista Crin Antonescu, che ha il 20%, superato per un soffio da Dan. Ma non è escluso che i socialdemocratici finiranno per appoggiare Simion.

Romania: “Qui l’Europa ha perso?”

Gli scenari sono due”, secondo il politologo Francesco Di Nisio, presidente dell’Associazione italiana dottori in scienze politiche (Aidosp). Da un lato c’è la vittoria di Simion come conseguenza della sconfitta dell’Europa, che non riesce a trovare una politica unitaria. “Potrebbe vincere a causa del disagio sociale. I cittadini si aspettavano qualcosa di più da Bruxelles, che non è arrivata”. 

Dall’altro lato invece, la remota possibilità che “le altre forze si uniscano per vincere contro Simion. Difficile che accada, perché parecchi gruppi si schierano con chi al primo turno ha ottenuto il massimo”. 

Il quadro si andrà via via definendo, ma se George Simion dovesse diventare presidente in Romania, questo potrebbe stravolgerebbe gli equilibri in Europa e forse anche nell’Ecr, gruppo europeo di cui fa parte Fratelli d’Italia e di cui lui stesso è vicepresidente.

Per l’Italia e per Giorgia Meloni non cambierà nulla: la premier resterà europeista anche se nel programma elettorale aveva scritto diversamente“, spiega Di Nisio. “Piuttosto mi domando: cosa farà Simion rispetto a ciò che sta facendo Meloni? La risposta è semplice, farà diversamente. La sua sarà una politica antieuropeista e filotrumpiana”. 

Di Nisio a Notizie.com: “Il nazionalismo? Si scontra con la realtà e fa il gioco di Putin e Trump”

Una politica questa che secondo l’esperto è fallimentare: “Il nazionalismo si scontra con l’attualità. Punta a un mondo ordinato, pacifico, attraverso gli Stati e un’organizzazione internazionale formata da nazioni sovrane. Ma la realtà è diversa perché gli Usa e la Russia sono federazioni. Il nazionalismo di Simion fa il gioco di Trump e Putin, che vogliono vedere indebolita l’Europa”. 

Ad oggi, la Romania è stato uno dei più forti sostenitori dell’Ucraina e con l’arrivo di Simion la situazione potrebbe ribaltarsi, dal momento che il candidato di estrema destra ha già annunciato che smetterà di inviare aiuti a Kiev nella guerra contro Mosca. La Romania è anche un Paese chiave per la Nato nell’Europa dell’Est. E Simion è un forte sostenitore della politica di Donald Trump e del movimento Maga.

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Giovanna Sorrentino