Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nominerà il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz nuovo ambasciatore Usa alle Nazioni Unite.
Il segretario di Stato Marco Rubio assumerà le funzioni di Waltz con un incarico ad interim. Waltz è sotto i riflettori da settimane. Il magazine The Atlantic ha riportato che avrebbe erroneamente aggiunto il caporedattore della rivista in una chat dell’app Signal, utilizzata per discutere di piani militari.
Esiste un precedente in cui il segretario di Stato ha ricoperto anche la carica di consigliere per la sicurezza nazionale. Si tratta di Henry Kissinger, dal 1973 al 1975. “Sono lieto di annunciare – ha detto Trump – che nominerò Mike Waltz ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Dal suo periodo in uniforme sul campo di battaglia, al Congresso e come mio consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz ha lavorato duramente per mettere al primo posto gli interessi della nostra nazione“.
Mike Waltz, l’app Signal e le operazioni militari nello Yemen
Rubio svolgerà il doppio incarico in un momento in cui l’amministrazione Trump si trova ad affrontare le sfide delle guerre in Ucraina e a Gaza e del programma nucleare iraniano. Waltz è finito nella bufera a marzo. Il giornalista Jeffrey Goldberg ha rivelato l’esistenza della chat privata utilizzata per discutere la pianificazione di una delicata operazione militare contro i militanti Houthi nello Yemen. “Sono profondamente onorato di continuare il mio servizio al presidente Trump e alla nostra grande nazione“, ha dichiarato Waltz.
La sua nomina all’Onu dovrà essere confermata dal Senato. Trump sta valutando diversi collaboratori per il successore di Waltz. Tra di essi gli inviati speciali Steve Witkoff e Richard Grenell, il direttore senior per l’antiterrorismo del Consiglio di sicurezza nazionale Sebastian Gorka e l’alto funzionario del Dipartimento di Stato Michael Anton.
Witkoff sta svolgendo un ruolo chiave nei negoziati tra Russia e Ucraina e tra Israele e Hamas. È stato anche l’interlocutore principale dell’amministrazione nei colloqui sul nucleare iraniano avviati il mese scorso. Grenell, oltre a essere l’inviato di Trump per le missioni speciali, ricopre la carica di presidente ad interim presso il Kennedy Center. È stato ambasciatore in Germania durante la prima amministrazione Trump, inviato speciale presidenziale per i negoziati di pace tra Serbia e Kosovo.
Ha ricoperto per un periodo la carica di direttore ad interim dell’intelligence nazionale. Il chat-gate, intanto, è tutt’altro che chiuso. Sono sorti interrogativi anche sul segretario alla Difesa Pete Hegseth. Su sisgnal Hegseth pubblicava gli orari dei lanci di aerei e degli sganci di bombe e condivideva le stesse informazioni con decine di persone in una seconda chat, tra cui sua moglie e suo fratello. Hegseth avrebbe anche aggirato i protocolli di sicurezza del Pentagono per creare una linea non protetta per un personal computer nel suo ufficio, accanto ai terminali da cui riceveva informazioni riservate.