Richiamiamo l’attenzione su una truffa dal benzinaio. Si rischia di lasciare libero accesso ai malintenzionati al proprio conto corrente.
I cittadini sono continuamente sotto attacco da parte di malintenzionati che si vogliono appropriare dei loro dati sensibili o dei soldi sul conto e carte. Bisogna stare attenti non solo alle e-mail ma anche presso gli Uffici Postali oppure alla pompa di benzina.
I tentativi di phishing e smishing ormai non si contano più. Arrivano quasi quotidianamente e stare dietro a tutte le truffe inviate via e-mail o sms è impossibile. L’importante è ricordare di non cliccare mai su link, mai scaricare allegati e mai compilare fantomatici form di presunte pagine ufficiali di banche, Poste Italiane, Agenzia delle Entrate. Si tratta sicuramente di frodi perfettamente pianificate dai criminali informatici capaci di replicare quasi perfettamente logo, indirizzo internet e siti di enti importanti.
Questi, infatti, non chiederanno mai tramite e-mail o sms dati sensibili ai clienti né soldi o altre informazioni. Attenzione, dunque, così come quando acquistate online. Fatelo sempre tramite portali affidabili e conosciuti, evitate di cedere alla tentazione di sconti troppo allettanti e offerte inimmaginabili perché spesso non esistono. Il fatto che tanti malintenzionati sfruttino il web per cercare vittime, però, non deve far abbassare l’attenzione nella vita reale. Continuano, infatti, i raggiri agli sportelli ATM oppure presso i benzinai.
La truffa quando si fa benzina, le segnalazioni sono numerose
Le carte di credito o debito e i PIN di accesso al conto sono tra gli obiettivi dei malintenzionati. Più o meno tutti sanno che ci sono dispositivi che vengono installati negli sportelli ATM di Poste Italiane o delle banche per rubare informazioni importanti. Bisogna sempre coprire con la mano libera la tastiera quando si digita il codice PIN facendo attenzione, poi, a non essere osservati da altre persone.
Qualche tempo fa girava anche la truffa della carta sostituita distraendo la vittima con una banconota da cinque o dieci euro caduta per terra. Mentre l’ignaro malcapitato si abbassava per prendere i soldi volutamente fatti cadere dal truffatore, questo sostituiva la carta con una uguale dopo aver osservato il PIN digitato dalla vittima. Inutile dire come il numero di anziani raggirati in questo modo è molto alto.
Bisogna prestare similmente attenzione anche dal benzinaio. Avete presente le colonnine in cui si inserisce il Bancomat per il pagamento? Ebbene sono stati trovati dei dispositivi installati in modo perfetto dai truffatori. Si tratta di strumenti che si aggiungono allo sportellino in cui si inserisce la carta o si avvicina in caso di contact less e registrano informazioni. Individuarli è difficile per un’occhio inesperto. Bisognerebbe accertarsi che il commerciante abbia l’abitudine di verificare l’assenza di tali dispositivi nelle colonnine oppure meglio pagare in contanti per evitare problematiche.