Soldato ucciso con una coltellata al petto da un migrante al confine

Il caos al confine tra l’Oriente e la Polonia ha portato alla morte di un soldato, accoltellato mentre difendeva il muro di separazione

La situazione al confine tra l’Oriente e l’Unione Europea si fa via via più tesa. Ogni giorno si vedono migliaia di persone provenienti dal Medio Oriente, dall’Asia e dall’Africa tentare di farsi breccia per entrare. Tentano di superare quella barriera metallica che nel 2022 la Polonia ha eretto e monitora costantemente, schierando lungo la linea i propri soldati. Gli ultimi dati ufficiali parlano di circa 17.000 tentativi di attraversamento illegale del confine solo quest’anno. Una pressione che è andata aumentando dall’inizio della campagna elettorale in vista delle elezioni europee che si terranno nel weekend.

Soldato ucciso con una coltellata al petto da un migrante al confine
Accoltellato un soldato al confine (Ansa Foto) – Notizie.com

I resoconti pubblicati dal governo polacco e dall’UE prendono di mira la Russia e la Bielorussia. Queste sono accusate di aver fomentato e aiutato questo flusso di migranti con lo scopo di destabilizzare l’Europa. Molti funzionari polacchi rivelano che addirittura il 90% degli immigrati portano con sé dei visti russi, il che rivelerebbe chiaramente il ruolo di Mosca in questo evento. Sono 6.000 i militari che la Polonia ha dispiegato, ai quali si aggiungono 2.200 guardie di frontiera e alcune centinaia di agenti di polizia che pattugliano la zona. Una misura di sicurezza che, però, non sembra riuscire a intimidire o rallentare questo fenomeno.

L’accoltellamento del soldato

In questo senso, la Polonia ha deciso di dare via a una concreta operazione di propaganda. Per avvisare e scoraggiare ogni tentativo di immigrazione ha diffuso informazioni e manifesti in Nord Africa, paesi del Medio Oriente e Turchia. Una mossa che – a detta del portavoce del Dipartimento di Stato Pawel Wronski – avrebbe ottenuto la riduzione sperata. Questo, per lo meno, nella Nazioni interessate. Da quei luoghi in cui la mano dei Paesi occidentali è però meno forte, come Somalia, l’Eritrea o lo Yemen, continuano in realtà a presentarsi imperterrite persone con l’obiettivo di superare quel muro.

L'accoltellamento del soldato
A ucciderlo sarebbe stato un migrante (Ansa Foto) – Notizie.com

Proprio a tal riguardo negli scorsi giorni quelle zone sono state vittima di un agguato. Un soldato polacco, che stava monitorando il confine come faceva tutti i giorni, è stato accoltellato al petto da un migrante. Questo è poi riuscito a superare le lamiere tagliandole con l’arma del delitto. Il militare è stato trasportato prima ricoverato in gravi condizioni all’ospedale della città di Hajnowka e poi trasportato nell’ospedale militare di Varsavia, ma per lui non c’è stato niente da fare. Un episodio commentato anche dal primo ministro Donald Tusk Rivolgo, che su X ha scritto: “Un giovane soldato, Mateusz, ha dato la vita per difendere il confine polacco. Rivolgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia“.

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