Conte ci riprova: “Lavoreremo a un reddito europeo”

Il leader dei Cinquestelle torna su un argomento a lui molto caro e lo vorrebbe estendere a che a livello europeo: “I nostri parlamentari lavoreranno per una direttiva europea sul reddito di cittadinanza”

Arrendersi mai. E’ il motto di Giuseppe Conte, è lo slogan che da sempre anima i Cinquestelle e cercano di portarlo anche in Europa, con ancora più insistenza di quello che fanno in Italia. E se da un lato il Governo Meloni ha totalmente azzerato, tolto e cancellato almeno un paio di volte il reddito di cittadinanza, adesso il punto di riferimento dei grillini tenta la sortita perfino in Europa e propone di estenderlo a livello europeo, un reddito di cittadinanza che appunto prenderebbe il nome di reddito europeo. Una novità, ma anche un bel rischio. Lui non si scompone e va avanti: “I nostri parlamentari si batteranno per una direttiva europea sul reddito di cittadinanza“. Lo dice Giuseppe Conte in una intervista al Mattino di Napoli.

Il leader
Il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte (Ansa Notizie.com)

 

Dal possibile reddito europeo, il Movimento Cinque Stelle dovrà delinearsi a livello Ue anche su dove andare, soprattutto che gruppo e che linea politica adottare, anche perché in Europa non è detto che chi è contro in Italia lo sia anche nel Parlamento Europeo. “Partiti come la Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto parte di alcuni gruppi spiega Conte – ma che in Italia non hanno portato granché anzi nulla, basta vedere cosa è successo col Patto di Stabilità. Noi, anche se non facciamo parte di alcun gruppo, vorrebbe essere determinanti per far andare in commissione Von der Leyen e indirizzarla verso il Green Deal“.

“Andare a Bruxelles senza fare compromessi di alcun genere”

La polemica
Le due leader Meloni e Schlein, la prima attaccata da Giuseppe Conte, la seconda un po’ meno ma anche con lei la polemica non manca (Ansa Notizie.com)

 

Giuseppe Conte non demorde e va avanti per la sua strada, con o senza alleati. Sa bene cosa vuole fare e dove vuole arrivare. “Abbiamo ottenuto la direttiva sul salario minimo e anche il Recovery Fund, ma si può fare di più perché siamo ambiziosi, cercheremo di decidere e incidere nell’area dei progressisti facendo capire loro quanto sia importante per esempio andare verso la pace“, dice il leader dei Cinquestelle che vede sempre più a rischio la situazione in Ucraina e poca voglia di arrivare a negoziare.

Impostazioni privacy