Ranieri si ritira, Capello: “Un vero gentleman, dicevano ‘Bollito’, ma ha dato solo lezioni…”

A Notizie.com parla l’ex allenatore e uomo Sky e dedica solo parole dolci per il suo amico: “Mi inchino a Claudio, un tecnico vincente e meravigliosamente umile. I giovani dovrebbero imparare tanto da lui”

Claudio Ranieri è l’ultimo vero e grande gentleman che il calcio della nuova generazione possa avere e ricordare. Un meraviglioso signore che ha dato tanto e a diverse generazioni, ci sarebbe da inchinarsi per quello che ha fatto e come l’ha fatto. Una carriera di successi…“. Parole toccanti e sentite quelle che a Notizie.com ha pronunciato l’ex grande allenatore e opinionista Sky Fabio Capello. Si era ormai abituato a vedere ogni anno Claudio Ranieri su una panchina di serie A, soprattutto a entrare in corsa, ad aiutare squadre che avevano bisogno di lui senza che mai si tirasse indietro, tanto che, ricorda Capello “ogni volta che prendeva una squadra soprattutto negli ultimi anni, la portava al successo, e questo riesce solo ai grandi. E lui lo è“.

L'elogio
Due amici, Fabio Capello e Claudio Ranieri durante una gara della nazionale all’Olimpico di Roma (Ansa Notizie.com)

 

Sono amici, si conoscono da anni, Capello del ’46 e Ranieri del ’51, si sono sfiorati alla Roma quando erano giovani calciatori e affrontati prima sul campo da avversari e poi sulla panchina, ma hanno avuto sempre grandissima stima l’uno dell’altro e su di lui Fabio Capello solo parole di esaltazione, tanto che a Notizie.com aggiunge: “Cosa gli si può dire a uno come Claudio Ranieri, dove è andato ha fatto bene e arrivare così tanto lontano, non so nemmeno come abbia fatto, ma questo dimostra che è un leone, non è facile quello che ha fatto lui e stare sempre sul pezzo e soprattutto fare bene. Se penso all’ultimo lavoro fatto a Cagliari, è qualcosa di incredibile“.

“Claudio un tecnico umile e grande allo stesso tempo, non solo Leicester…”

Il trionfo
Il tecnico Claudio Ranieri nel giorno del trionfo della permanenza in serie A (Ansa Notizie.com)

 

E’ l’ultimo vero signore del calcio di nuova generazione, tanti giovani dovrebbero imparare, chiedere a lui. Se penso che per anni lo chiamavano ‘bollito’, chi se lo scorda, poi però il bollito l’ha messo in tasca a tutti per anni, e a tanti ragazzini che pensavano di superarlo, invece ha dato lezioni, solo lezioni. Umile e sempre con una voglia incredibile di aggiornarsi…”.

 

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