Cacciari: “Voterò Pd, non c’è nulla. E basta chiedere a Meloni del fascismo…”

Il professore ed ex Sindaco di Venezia si scaglia contro chi chiede continuamente alla Premier di dirsi antifascista “Siamo diventati dei confessori?”

Riflessivo, intelligente ma diretto come nessuno. E’ l’identikit del professore Massimo Cacciari, per tutti “Il Prof” o il “filosofo” per via dei suoi studi di filosofia e storia, ma è altrettanto vero che ha una lunga e piuttosto agitata carriera politica, agitata perché quando era Sindaco di Venezia non faceva che discutere e litigare con tutti anche con quelli del suo partito, i democratici di sinistra, che spesso e volentieri non lo assecondavano in alcune sue battaglie, anche se per Venezia ha fatto parecchio e non è ricordato con situazione deplorevoli, tutt’altro. Ora al traguardo delle Europee, prossimo appuntamento politico importante, Cacciari non è che ha tanti dubbi, anche se dalle sue parole sul CorSera si nota un pizzico di sfiducia su quello che sta facendo il Pd. “Come andrà? Credo non male, nel senso che non dovrebbe arretrare il Pd, anche perché chi lo vota fa come me, lo vota per inerzia, che dobbiamo fare? Dove dobbiamo andare?“.

Il professore
Il professore Massimo Cacciari si appresta a votare alle Europee con pochi dubbi (Ansa Notizie.com)

 

Il Prof spiega i motivi del suo voto “per inerzia” e dà anche una specie di classifica su chi andrà a votare per il Pd, ovvero “una certa borghesia, un ceto medio relativamente tranquillo che mai voterebbe a destra o per il partito di Berlusconi. E ricorda anche gli sbagli che lui stesso ha commesso, considerato che “ho votato Renzi, ma con delusioni tremende, anche Calenda ma non è credibile. E il mio voto ora andrà a Schlein, sperando, come sempre del resto, che riesca a fare qualcosa“. Non lo dice, Cacciari, ma subito avanti a quel “sperare di fare qualcosa”, c’è un “ma” che non dice, ma aleggia, e neanche poco. “Elly non ha il physique du rôle, almeno però ha capito che si deve occupare di temi sociali“.

“Si insiste sulla Meloni che deve dichiararsi antifascista, ma anche basta”

L'alleanza
Il leader dei Cinquestelle Conte con la segretaria del Pd Schlein (Ansa Notizie.com)

 

Cerca di far capire che la Schlein ci sta provando, ma è anche vedere che non è semplice perché “le manca la classe dirigente” e quella che ha al suo interno “cerca sistematicamente di farle la pelle“, e questo a Cacciari dà parecchio fastidio e, naturalmente, avvantaggia la destra. Non solo. C’è anche un appiattimento delle idee, consideranto che “Schlein e Meloni non si fanno del male e quella del Pd non osa, come dovrebbe, a mio parere…”.

Un altro tema che sta a cuore a Massimo Cacciari o meglio che gli dà fastidio vista l’insistenza che c’è su questo argomento è quello della continua richiesta di chiedere a Meloni di fare i conti con il passato e dichiararsi antifascista. “Foglia di Fico sul fascismo? Sì, è vero l’ho detto ma prima ho anche premesso e spiegato che l’antifascismo è il fondamento della Costituzione. Quindi essere antifascisti oggi significa marciare sulla via che la Costituzione indica“. E sulla Meloni non ha dubbi: “E’ una richiesta di pentimenti odiosa, mica siamo confessori…ma basta”.

Impostazioni privacy