Bertinotti, strigliata alla sinistra: “Non pensa più ai lavoratori”

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Libero” è intervenuto l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti 

Un primo maggio che Fausto Bertinotti che trascorrerà al Vaticano dopo aver ricevuto l’invito direttamente da Papa Francesco. Raggiunto al telefono dal quotidiano “Libero” l’ex segretario di Rifondazione ha affrontato vari argomenti. In primis ci ha tenuto a precisare che per un gruppo di studio sul lavoro è stato chiamato dal Santo Padre per affrontare importanti tematiche. Un primo maggio che, in passato, era considerata una festa. Con il passare del tempo, però, le cose sono decisamente cambiate.

Intervista a "Libero"
L’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti (Ansa Foto) Notizie.com

Adesso, invece, il primo giorno di questo mese è diventato di “lotta“. Segno del fatto che il mondo del lavoro è duramente colpito da un “processo di ristrutturazione capitalistica“. Ci tiene a precisare che la colpa non è dei lavoratori, ma della politica attuale che non si occupa di loro. Per Bertinotti l’Italia non è più una Repubblica fondata sul Lavoro.

1 maggio, Bertinotti: “La sinistra non rappresenta più i lavoratori”

Alla domanda se la sinistra non rappresenta più i lavoratori la risposta non si è fatta attendere: “Certamente, ma non da ora. E’ dagli anni ’80 che questa frattura si è creata. Colpa delle politiche di concentrazione e di adesione dei partiti all’impresa che hanno portato alla separazione tra la sinistra politica ed il mondo del lavoro“.

Intervista a "Libero"
L’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti (Ansa Foto) Notizie.com

Anche se ribadisce che c’è ancora qualche piccola “eccezione”. Come la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che continua a combattere sul tema relativo al salario minimo. Poco prima di lei si affrontava l’argomento del reddito di cittadinanza. Alla sinistra, secondo Bertinotti, manca una critica radicale a questo tipo di modello economico, sociale ed ambientale rappresentato dal capitalismo.

I tempi sono cambiati: i lavoratori prima votavano sinistra ed adesso Lega e poi Fratelli d’Italia. L’ex presidente della Camera cerca di trovare una risposta a riguardo affermando che gli stessi lavoratori non hanno uno stato speciale di lettura dei fatti. Senza dimenticare che la restante parte non va nemmeno a votare.

Alla domanda se il Movimento 5 Stelle viene considerata la “vera” sinistra risponde: “Hanno fatto una scelta importante che li ha qualificati come forza progressista. Tanto da lottare sul rdc, ma su altri fronti non mi sembra che si stiano impegnando. Un esempio su tutti? La riduzione dell’orario di lavoro ed il tema fiscale“.

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