Ora manca solo l’approvazione che ci sarà nel prossimo Cdm, si tratta del decreto “Primo Maggio” e saranno 380.000 imprese a beneficiarne
Una misura attesa da tanto tempo e che potrebbe regalare tanti sorrisi. E assunzioni. A beneficiarne saranno almeno 380.000 imprese che si impegneranno ad assumere e a dare un nuovo tipo di indotto, anche perché, se lo faranno, potranno avere una maxi-deduzione dal punto di vista fiscale. Si tratta di una specie di triplo bonus per poter spingere l’occupazione. E così sarà, anche se bisognerà vedere sempre che tipo di contratti saranno, e questo è abbastanza importante ed è quello che vogliono capire e avere dei chiarimenti le parti sociali e i sindacati.
E questa nuova operazione che il Governo sta portando avanti e di cui si parla da un sacco di tempo, potrà essere realizzata grazie ad una dote da 43 miliardi dei fondi europei e sempre grazie a questi soldi, Palazzo Chigi, da qui al prossimo anno, forse anche due, sarà pronto a finanziare una serie di sgravi contributivi per dare un’accelerata alle assunzioni di donne e giovani, con un occhio attento e particolare per le aree del Mezzogiorno, da troppi anni un po’ troppo trascurate sempre e soprattutto da questo punto di vista. Nelle bozze del decreto legge, che si chiama “Primo Maggio”, sono stati inseriti un “bonus donne“, un “bonus giovani” e un altro bonus che si chiama “bonus Zes”, dove l’acronimo Zes per l’esattezza sta per “zone economiche speciali“, ovvero una zona che riguarda il meridione.
Ci sono alcune applicazioni sulle quali è giusto e doveroso soffermarsi. Già perché gli sgravi fiscali saranno totali, ovvero non verranno versati alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato, con la possibilità che possano arrivare incentivi a fondo perduto e pure dei voucher per chi deciderà di mettersi in proprio aprendo una Partita Iva. Una serie di aiuti che potranno anche arrivare fino a 200 mila euro, ma che non saranno usufruibili solo per il Sud.
Sempre in materia di assunzioni, ci saranno le imprese che se dal primo settembre, e per tutto il 2025, assumeranno donne “svantaggiate“, anche quelle che faranno parte della zona “Zes” verrà garantito uno sgravio del 100% sui contributi da versare allo Stato. E la cosa incredibile è che l’aiuto sarà riservato alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato lavoratrici di qualsiasi età, che sono prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi se residenti nelle aree Zes, oppure a donne disoccupate da almeno 24 mesi residenti in qualsiasi parte del Paese. Non resta che aspettare e vedere se cambierà qualcosa o sarà così come è stato presentato in bozza.