Abodi, l’intervista “Sì ai russi alle Olimpiadi purché non siano compromessi con Putin”

Abodi: “Atleti russi e bielorussi a Parigi 2024? Sì, ma con regole chiare”. Vediamo nel dettaglio l’intervista a Il Foglio.

La partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024 è un tema controverso. Il ministro dello Sport italiano, Andrea Abodi, si è detto favorevole alla loro presenza, ma solo con regole chiare e inappellabili. La sua proposta ha acceso un acceso dibattito, con il CIO che si riunirà a fine maggio per prendere una decisione definitiva.

Abodi sui giochi Olimpici
Abodi:Sono favorevole alla partecipazione degli atleti di Mosca Notizie.com fonte foto Ansa

A poco più di un anno dall’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, la questione della partecipazione di atleti russi e bielorussi infiamma il dibattito sportivo e politico internazionale. Da un lato, il principio di neutralità dello sport che vorrebbe gli atleti di tutto il mondo competere senza discriminazioni. Dall’altro, la condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e la volontà di non legittimare con la loro presenza un regime che ha violato il diritto internazionale.

Abodi: “Da ministro dello Sport sono favorevole alla loro presenza”

“E’ una domanda complicata che implica una risposta ben argomentata”. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, trattiene il fiato per qualche secondo prima di affrontare la questione più spinosa del momento: la partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024. “Da ministro dello Sport sono favorevole alla loro presenza”, afferma Abodi, “ma con regole chiare e inappellabili. Come accaduto per i Mondiali di scherma che si sono celebrati in Italia. Credo, e non è retorica, nella diplomazia dello sport”.

Le parole del ministro Abodi
Abodi: i russi alle Olimpiadi? Notizie.com foto screen profilo ig @Andreaabodi

La posizione del ministro si discosta da quella del governo italiano, che insieme ad altri 30 Paesi ha inviato una lettera al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) chiedendo di escludere Russia e Bielorussia dai Giochi a causa della guerra in Ucraina. Abodi sottolinea la complessità della situazione: “Da un lato c’è il principio di neutralità dello sport, dall’altro la condanna dell’invasione russa. Bisogna trovare un equilibrio che non penalizzi gli atleti che non hanno responsabilità per le scelte dei loro governi”.

La proposta del ministro è quella di ammettere gli atleti russi e bielorussi sotto bandiera neutrale, a patto che sottoscrivano una dichiarazione di condanna della guerra e si impegnino a non utilizzare i Giochi per fini propagandistici.

Abodi ammette: “Non è una posizione facile”

“Non è una posizione facile”, ammette Abodi, “ma credo sia la più ragionevole. Lo sport può essere un veicolo di pace e di dialogo, e le Olimpiadi di Parigi possono essere un’occasione per riavvicinare le nazioni e costruire un futuro migliore”. La decisione finale spetta al CIO, che si riunirà a fine maggio per discutere la questione. La posizione di Abodi rappresenta un punto di vista importante nel dibattito e potrebbe influenzare la decisione del Comitato Olimpico.

Impostazioni privacy