Conte, uno strappo col Pd che fa discutere. E c’entra anche la Salis

Il leader dei Cinquestelle discute con la Schlein e con gran parte dei dirigenti dei Dem su diversi concetti legati alle candidature

Chi lo capisce, è bravo. E’ quanto dicono dalla parte dei Dem quando viene pronunciato il nome di Giuseppe Conte, il leader dei Cinquestelle. Ci sono giorni con amori e abbracci, con sorrisi e strette di mano che fanno pensare, “va bene è la volta buona“, ma tanti altri giorni e momenti, e stanno diventando sempre di più, che tra “Giuseppi” e la leadership del Partito Democratico sembra esserci più di un semplice solco. Sono troppi gli episodi che fanno scoppiare le liti e i dissidi. Un tira e molla che non fa bene a nessuno. Un elastico di questo genere non può giovare a nessuno dei due. Ed ecco che riparte per l’ennesima volta la trattativa, ma così, ed è quello che sostengono all’interno dei Dem, è snervante.

Il disaccordo
Schlein e Conte a Bari quando sono andati a dare l’abbraccio al Sindaco Decaro (Ansa Notizie)

A rompere un po’ la situazione e a far capire che c’è un problema serio di vedute e di visioni, è la situazione legata a Ilaria Salis e alla sua eventuale candidatura. E su questo Conte non ci sta, e lo dice molto seriamente sia dal punto di vista politico, ma anche e soprattutto da giurista, suo campo specifico e attacca: “Non la capisco proprio la candidatura di Salis col Pd, dare alito politico, far capire di candidarla proprio non è una scelta che concepisco, si gioca sulla vita delle persone ed è un balletto a cui noi non ci appoggiamo”.

“Non mi candido come fanno gli altri, è una presa in giro…”

Il leader
Il comizio elettorale di Giuseppe Conte in favore del candidato Michele Laforgia (Ansa Notizie.com)

Mentre dialoga con il Foglio, sottolineando che non è un intervista ma un colloquio, Conte passa da un argomento all’altro, poi ritorno su quello di cui stava parlando e rimbalza ancora una volta su altro. E così dalla rabbia per quello che si sta facendo con la Salismi dispiace per il papà, ma si sta giocando sulla pelle di una ragazza, facendo così sta diventando un caso politico e non doveva succedere“. E su questo è irremovibile, definendo la possibile candidatura proposta dal partito di Schlein come un “balletto mediatico e un gioco” al quale lui non vuole assolutamente partecipare.

Va avanti e cambia argomento di nuovo, andando a parlare delle possibili candidature alle Europee, e sottolinea anche qui un concetto che non lo vede d’accordo col Pd, “c’è una corsa a chi si candida”, spiega Conte che poi precisa, “io non lo farei mai anzi non posso candidarmi a queste europee, anche perché candidarmi se poi non vado? E’ prendere in giro gli elettori e a me non va sinceramente”

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