In America si sta diffondendo e c’è preoccupazione per un virus che può mutare e arrivare anche in Europa: si stanno studiando i vaccini
Se non è allarme rosso, quasi. Dagli Usa all’Europa, è un attimo. L’influenza aviaria da virus A/H5N1, che è stata rilevata in quattro Stati americani e a questi si è pure aggiunto, sta arrivando anche nel Vecchio Continente. Un problema serio a cui bisogna porre rimedio. E’ un virus che colpisce e uccide uccelli selvatici e di allevamento, secondo gli esperti sono tre anni che è in giro e potrebbe aver infettato più di qualche animale. A rassicurare tutti ci sono i Centers for Disease Control and Prevention, esperti che studiano il fenomeno e lo tengono sotto controllo, e sono proprio loro che spiegano come sia basso il rischio per le persone e la popolazione, anche perché, ad esempio, il latte prodotto dai bovini, in alcuni allevamenti del Texas, Kansas, Michigan, New Mexico, Idaho, fosse da tempo fuori dal mercato.
E su quanto sta accadendo non si riesce ad arginare è la preoccupazione maggiore. Tanti si stanno chiedendo quanto possano essere preparati gli americani davanti ad una eventuale pandemia di influenza aviaria. C’è chi minimizza, chi invece tende a stare accorto e ad aspettare quello che si sta facendo da questo punto di vista. “I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) e l’intero governo degli Stati Uniti stanno prendendo molto sul serio questa situazione“, subito la precisazione della direttrice dei Centri di Controllo, Mandy Cohen.
Il virus può circolare e cambiare, ma è tutto sotto controllo
La Cohen cerca di tranquillizzare la gente e prova ad approfondire quanto sta accadendo e soprattutto quello che si sta facendo per cercare di trovare anche delle misure come la creazione di vaccini: “Non avevamo riscontrato l’influenza aviaria nei bovini prima della scorsa settimana. Questa è una novità. È un serbatoio in cui il virus può circolare e potenzialmente cambiare“.
Dopo che nei giorni scorsi è stata rilevata la positività al ceppo H5N1 dell’influenza aviaria ad alta patogenicità di un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas, entrato in contatto con bovini infetti, i funzionari federali si stanno dunque preparando alla possibilità di ulteriori casi umani. E stanno testando componenti per creare un vaccino. Due candidati sembrano ben abbinati per proteggere contro il ceppo H5N1 che circola tra i bovini da latte e gli uccelli.