Le Università chiedono stop a bandi con Israele, il ricercatore a Notizie.com: “Preoccupato per la violenza ideologica”

Sette operatori dell’Ong World Central Kitchen a Gaza sono morti in seguito a un raid aereo dell’esercito israeliano. 

La Commissione Ue vuole un’indagine approfondita, mentre il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani chiede a Israele di chiarire la vicenda. Dopo il raid isrealiano a Damasco in cui è stato ucciso l’alto comandante pasdarn Mohamed Reza Zahedi, la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei ha avvertito che Israele verrà punito.

Le Università chiedono stop a bando con Israele, il ricercatore Ispi a Notizie.com: "Preoccupato per la violenza ideologica"
Le Università chiedono stop a bando con Israele, il ricercatore Ispi a Notizie.com: “Preoccupato per la violenza ideologica” (Ansa Foto) – notizie.com

Secondo il sito Haaretz, l’attacco in cui sono morti gli operatori umanitari è stato causato dal “mancato rispetto degli ordini”. Nel frattempo in Italia ha fatto discutere la decisione del Senato accademico della Normale di Pisa di mettere in discussione i progetti di ricerca con Israele.

La scelta ha fatto molto discutere ed ha creato una frattura con l’Associazione degli amici della Normale di Pisa. Anche la ministra dell’Università Annamaria Bernini ha dichiarato che si tratta di una decisione sbagliata.

Sono molto preoccupato”, dichiara in esclusiva a Notizie.com il ricercatore e direttore di START InSight Claudio Bertolotti. “C’è una frangia di docenti e ricercatori – che non sono la maggioranza – ma sono pericolosamente numerosi e hanno la capacità di influenza anche con violenza dialogica le decisioni del Senato accademico che dovrebbero essere prese con serenità. Questo mi preoccupa perché ci sta portando verso una deriva ideologica come negli Usa ad Harvard. C’è una vicinanza alla causa rivoluzionaria che storicamente ha appoggiato l’istanza palestinese, che affonda le radici nella guerra fredda e nell’Unione sovietica. Non a caso è la corrente della sinistra estrema ad aver sposato la narrazione già coniata durante la guerra fredda dai sovietici, che si inseriva in un rapporto di contrapposizione bipolare tra Occidente e blocco sovietico”.

Claudio Bertolotti (Ispi)
Claudio Bertolotti (Ispi) (Ansa Foto) – notizie.com

Dottor Bertolotti, sta dicendo che sta tornando questo rapporto di contrapposizione?
Oggi si ripropone lo stesso modello, forse un po’ sradicato da quelli che sono stati i suoi elementi scaturenti, ma non è meno pericoloso sul piano ideologico. Ciò ha portato negli Usa e in Europa a fenomeni che da anti-sionisti si stanno spostando su posizioni antisemite. È pericoloso e credo che la parte meno numerosa di docenti e ricercatori stia facendo fatica per una sorta di ostracismo interno all’ambito accademico a far sentire la propria voce. Ma la loro voce non è silenziosa. Lo si è visto all’Università di Torino”.

Si spieghi…
Lì oltre trecento docenti hanno firmato una lettera di protesta nei confronti del Senato accademico quando ha deciso di non approvare i bandi di collaborazione scientifica tra l’Università di Torino e Israele”.

Gaza
Gaza (Ansa Foto) – notizie.com

C’è stata una trattativa con gli studenti.
Non c’è stata nessuna trattativa. Gli studenti si sono imposti con la violenza, non se ne sono andati e il Senato accademico ha proseguito il suo lavoro e votato senza una discussione, quasi sotto la minaccia violenta degli occupanti. Il grande errore del rettore dell’Università di Torino è stato abdicare al suo ruolo, non chiamando le forze dell’ordine per riportare la legalità in quell’aula, di fatto assecondando le istanze degli occupanti”

Che idea si è fatto sul raid aereo che ha ucciso sette operatori del World Central Kitchen a Gaza?
Aspetterei i dettagli. Siamo sempre a commentare eventi quando ancora non ci sono elementi a supporto. Non sappiamo come sono morti, chi abbia effettivamente sparato su quel veicolo. Le forse di sicurezza israeliane hanno avviato un’indagine, ma l’esito ancora non c’è. Arriverà quando la tensione su questo evento si sarà spenta. Da Hamas non possiamo aspettarci nulla di affidabile in termini di informazione e tutto resta in dubbio. Questo evento si inserisce nella cosiddetta fog of war (nebbia della guerra ndr.) dove tutto è altamente sfumato e sfocato, di difficile definizione”.

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