Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale’ è intervenuto Giovanni Orsina
Si ritorna a parlare nuovamente di uno degli argomenti che sta provocando molte polemiche dalla parte dell’opposizione. In particolar modo quello relativo al fornimento di armi a Kiev per il conflitto contro la Russia. Una decisione che divide (non poco) il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle: se la Schlein ha sempre dichiarato di essere favorevole, esattamente l’inverso lo ha confermato Giuseppe Conte che ha rivelato il proprio pensiero. In merito a questa vicenda (ed a molto altro ancora) ne ha parlato Giovanni Orsina.
Il noto ordinario di storia contemporanea e direttore della ‘School of Government’ della Luiss ‘Guido Carli’ di Roma ne ha parlato al ‘Quotidiano Nazionale’. Lo studioso ha affermato che ci sono fin troppe divergenze tra i due partiti. Come riportato in precedenza l’italo-svizzera è favorevole all’invio di armi, soldi non con l’invio di truppe. Di tutt’altro parere Conte che le ha fatto chiaramente capire di no: “Non è un particolare di poco conto. Sulla questione ucraina ci si gioca la politica delle alleanze internazionali ed i rapporti con gli USA“.
Orsina: “La distanza tra Meloni e Salvini è ben evidente”
Tanto è vero che lo stesso Orsina dichiara la parola “frattura” tra i due partiti. Da non dimenticare che anche nella maggioranza i pareri sono contrastanti, ma meno “gravi” di quanto si verificano attualmente nell’opposizione. Alla domanda della Meloni che si trova negli USA dopo un incontro con Joe Biden ha risposto: “La differenza è che lei ricopre un ruolo istituzionale ben preciso, siede a Palazzo Chigi“.A differenza di Matteo Salvini che continua ad elogiare Donald Trump, tra l’altro avversario di Biden.
![Intervista al 'Quotidiano Nazionale'](https://www.notizie.com/wp-content/uploads/2024/03/Giovanni-Orsina.-20240304-Notizie.com_.jpg)
Proprio sulla Lega ha dichiarato che hanno votato con il governo di cui fa parte e che ha dato parere favorevole per quanto riguarda gli aiuti all’Ucraina. Lo stesso leader del Carroccio non ha mai usato parole di condanna né su Putin e nemmeno su Navalny: “La distanza tra Salvini e Meloni sulla Russia è ben evidente, soprattutto a ridosso delle elezioni europee.
In conclusione su Schlein ed il Pse ammette: “Tra il Pd ed il M5S il problema c’è, ma non bisogna esagerare. Se i due partiti vincessero le elezioni il Pse incasserebbe ben volentieri. Anche perché nel mondo della politica prevale il realismo“.