Houthi, altro attacco a navi inglesi: interviene ministro Crosetto

Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “La Verità” è intervenuto il ministro della Difesa, Guido Crosetto 

C’è sempre più preoccupazione in merito alle ultime mosse che portano la firma degli Houthi. Dopo l’ultimo attacco nei confronti delle navi inglesi ha voluto esprimere il proprio pensiero anche Guido Crosetto. L’attuale ministro della Difesa ne ha parlato nel corso di una intervista a “La Verità“. Quello che sta accadendo, fa sapere, non porta altro che un effetto negativo nei confronti del nostro Paese. Sia dal punto di vista economico che altro.

Intervista a 'La Verità'
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto (Ansa Foto) Notizie.com

Allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che il Mar Rosso è considerato come uno dei colli di bottiglia cruciale del traffico commerciale globale. Quelle che non subiscono attacchi sono quelle cinesi che stanno iniziando già a contattare le aziende italiane per promuovere le loro compagnie marittime (visto che tendono a costare molto di meno). Parole che arrivano dopo l’ennesimo attacco da parte degli Houthi ad una nave commerciale con due missili nella città di Mocha (Yemen). Non ci sono state vittime tra gli inglesi.

Attacco Houthi, Crosetto: “Italia pronta a difendersi”

Allo stesso tempo l’organizzazione britannica “United Kingdom Maritime Trade Operations” ha fatto sapere a tutte le navi di navigare con una certa cautela. Un pericolo non da poco per il nostro Paese che è esposto a ciò: “Le navi sono costrette a circumnavigare l’Africa e potrebbero imporsi delle nuove rotte commerciali stabili”. Non ci potrà mai essere un attacco da parte dell’Italia se non si è prima aggrediti precisa il ministro. Oppure non si interviene se uno Stato sovrano amico invaso o attaccato non chiede l’aiuto del nostro Paese.

Intervista a 'La Verità'
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto (Ansa Foto) Notizie.com

Nel caso in cui si dovesse verificare un attacco ai danni delle forze italiane la risposta ci sarà. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Dobbiamo prepararci a tempi in cui difesa e sicurezza diventeranno prioritari. Nessuno vuole la guerra nel mondo. Le nuove sfide vanno affrontate con i giusti mezzi“. In merito alle ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex presidente americano Donald Trump (ed il suo profilo molto vicino a Vladimir Putin) non suonano affatto come un campanello d’allarme per il ministro della Difesa.

L’attuale candidato presidente degli USA lo descrive come una persona pragmatica e non un ideologico: “Recidere il legame con l’Europa non sarebbe conveniente. Non ce lo vedo Trump che fa a pezzi il mondo libero”. Nel caso in cui ce ne fosse bisogno allora 10mila soldati italiani sono pronti ad intervenire. Altro che qualcosa di non reale, esattamente il contrario. I “riservisti” li giudica persone pronte a scendere in campo per la difesa nazionale. Anche se, per decidere ciò, ci vuole una legge. Il governo è pronto a lavorarci su.

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