Ilaria Salis, il Garante dei detenuti italiano scrive all’omologo ungherese: la lettera

Anche il Garante dei detenuti italiano si impegna nel caso di Ilaria Salis, scrivendo ad Akos Kozma, a capo dell’omologo organismo ungherese. 

Questa autorità ha ricevuto diverse segnalazioni riguardanti la conduzione del procedimento giudiziario”, contro di lei, si legge nella lettera, di cui il Garante nazionale ha informato anche il Comitato europeo per la prevenzione della tortura (CPT), la commissaria per i diritti umani al Consiglio d’Europa e l’Agenzia per i diritti fondamentali Eu.

Ilaria Salis, il Garante dei detenuti italiano scrive all'omologo ungherese: la lettera
Ilaria Salis, il Garante dei detenuti italiano scrive all’omologo ungherese: la lettera (Ansa Foto/Facebook) – notizie.com

Il garante Felice Maurizio D’Ettore ha spiegato che “più in particolare, siamo stati informati delle condizioni in cui è stata portata davanti all’organo giudiziario ungherese e delle limitazioni disumane e degradanti imposte alla sua persona”. 

L’insegnante della scuola elementare trentanovenne antifascista è detenuta in Ungheria con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra. Il caso ha scosso l’opinione pubblica italiana e mondiale dopo che è entrata in Tribunale ammanettata mani e piedi, in occasione di un’udienza del processo che la vede imputata.

E proprio quella scena che ha fatto il giro di tutto il mondo, è stata segnalata dal Garante all’omonimo ungherese: “Si fa riferimento all’imposizione alla signora Salis di catene alla caviglia, manette alle mani e al suo accompagnamento nell’Aula di tribunale davanti al giudice e ad altre persone con una catena, guidata da un agente di polizia donna”.

D’Ettore al Garante dei detenuti ungheresi: “Teneteci aggiornati”

Ilaria Salis in catene in Tribunale
Ilaria Salis in catene in Tribunale (Ansa Foto) – notizie.com

D’Ettore ha richiesto al Garante dei detenuti ungherese di monitorare la situazione: “Sottolineiamo l’urgenza di un monitoraggio attento, al fine di intraprendere opportune azioni, e di fornire aggiornamenti a questa Autorità sullo stato psicofisico della dottoressa Salis, alla luce delle reciproche competenze”.

La lettera conclude: “Confidiamo nella sensibilità delle Autorità ungheresi riguardo alla gravità della situazione che ha suscitato grande preoccupazione anche nell’opinione pubblica sia nazionale che internazionale. Siamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento nello spirito della piena collaborazione e dialogo istituzionale”.

Contattato da Notizie.com, il garante dei detenuti Felice Maurizio D’Ettore ha spiegato che non rilascerà altre dichiarazioni, in attesa di una risposta dell’omologo ungherese, per non compromettere il buon esito del dialogo istituzionale.

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