Bandecchi e il politically correct: “Sono antifascista e anticomunista. E so come ci si comporta”

Parla il segretario di Alternativa Popolare e sindaco di Terni, tornando sulle sue parole: “Non le direi di nuovo, ma sentir dire che le frasi istigano al femminicidio mi fa arrabbiare”

Una piccola retromarcia, ma senza cambiare il senso. La forza del segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi è quella di essere un uomo chiaro, quello che dice pensa e non ha affatto paura di esprimere concetti anche duri. “Un uomo normale guarda il culo di una donna e ci prova anche…”, le parole che tanto hanno fatto discutere. Frasi che, per sua stessa ammissione, non ripeterebbe mai, anche se quello che ha detto lo pensano tante persone, ma difficilmente lo dicono. Ecco, Stefano Bandecchi, spesso e volentieri, rivendicando che viene e fa parte del popolo, si fa portavoce di quello che le persone non dicono pubblicamente o hanno timore di dire.

Il segretario
Il Sindaco di Terni e segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi (Ansa Notizie.com)

Un uomo che si è fatto da solo e che da qualche mese ha cominciato a scalare le classifiche della notorietà, andando spesso in televisione e dicendo quello che pensa senza fronzoli. Quello che vorrebbe fare per rendere l’Italia un posto più decente e per far vivere meglio le persone. E poi, cosa che l’accomuna a Meloni, è seriamente preoccupato per la natalità in Italia, anche perché andando avanti di questo passo, gli italiani non ci saranno più. Per molti è un personaggio scomodo, ma forse tanti hanno il timore che possa dire semplicemente come stanno le cose e come non le vorrebbe.

Tanti vorrebbero estrometterlo dalla politica ma lui va avanti

Il sindaco
Il Sindaco di Terni Stefano Bandecchi (Ansa Notizie.com)

Da destra e da sinistra vorrebbero estrometterlo, toglierselo dalle scatole, ma lui, Bandecchi questo lo sa bene, e non ci pensa affatto, anche perché ha le sue idee, che siano giuste o sbagliate, ha tutto il diritto di esternarle, in maniera democratica, s’intende. E, come tutte le persone, si arrabbia se vede che gli viene fatto un torto, come quello di aver presentato un emendamento perché le sue parole istigavano al femminicidio. Non era scritto proprio così, ma il senso era quello. Chiunque si sarebbe arrabbiato.

“Mi hanno fatto incazzare”, dice lui senza mezzi termini, tanto che ribadisce con sincerità di essere “stanco di sentirmi dire da quattro fascistelli che istigherei al femminicidio, come sosteneva la consigliera di Fratelli d’Italia. Stefano Bandecchi, nonostante tutto quello che si dica e che si pensi, sta avendo tanto successo a Terni, anche perché sta rivoltando la città come un pedalino. Cosa che vorrebbe fare anche con l’Italia, a cominciare dalle elezioni europee.

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