Riciclavano denaro sporco con professionisti incensurati: blitz dei Carabinieri e arresti

Le forze dell’ordine, con la collaborazione della Guardia di Finanza hanno sequestrato tanto materiale e ben 8 milioni di euro

Riciclavano denaro sporco grazie all’ausilio di professionisti compiacenti e soprattutto incensurati. Una complessa rete di riciclaggio di stampo criminale e mafioso totalmente disinnescata da un’operazione congiunta da Carabinieri e Guardia di Finanza. Oggetti di ogni genere, come orologi, abbigliamento di tendenza, ma addirittura la metà del capitale di una clinica per la cura dell’autismo. In questo modo un fitto gruppo di imprenditori che lavoravano e operavano nel napoletano riusciva a riciclare una montagna di denaro sporco, soprattutto grazie all’aiuto di professionisti incensurati che, per questo, probabilmente, venivano lautamente rimborsati.

La collaborazione
Comandante i Carabinieri e Finanza durante una conferenza stampa (Ansa Notizie.com)

A portare a termine questa operazione congiunta tra i militari delle Fiamme Gialle e dei Carabinieri, è stata una indagine avviata dalla  Procura di Napoli che ha delegato mesi fa i carabinieri e la Guardia di Finanza che si sono messi sotto e hanno indagato per mesi, fino a rilevare tutte queste iniziative criminale. Un blitz e una serie di indagini che hanno permesse di poter avviare misure cautelari a carico di 25 indagati sequestrando quasi 10 milioni di euro.

Una complessa rete di riciclaggio totalmente  disinnescata

Il blitz
Due agenti di Carabinieri e Finanza durante un blitz (Ansa Notizie.com)

I militari hanno contestato agli indagati l’associazione per delinquere, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico, nonché tentata estorsione e tentato omicidio, reati aggravati dal metodo mafioso. Situazioni pericolose e una rete smantellata in tanti mesi di indagini e lavoro anche sotto copertura pare, con intercettazioni ambientali e non.

Per gli inquirenti il denaro riciclato era distribuito in numerose società, acquisite o costituite in Italia e all’estero, con somme di denaro davvero imponenti e derivanti anche da frode con il fisco, soprattutto con indebite compensazioni o da reati di contraffazione. Gli arrestati avrebbero anche intestato queste società per il riciclaggio a prestanome, al reclutati per questo scopo e remunerati, espediente per sottrarsi a eventuali provvedimenti di sequestro. Tanti imprenditori e professionisti compiacenti che hanno dato la possibilità di realizzare questo giro di riciclaggio.

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