In una intervista rilasciata al ‘Sole 24 Ore’ è intervenuto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Quest’ultimo si è soffermato a discutere della questione relativa al Superbonus e non solo
Un 2023 che si sta per concludere, un 2024 pronto a regalare dei nuovi ed importanti colpi di scena dal punto di vista della politica. Soprattutto in ottica dell’economia e del tanto chiacchierato Superbonus. Proprio quest’ultimo ha le ore contate visto che, a partire dal primo gennaio del nuovo anno, si chiuderà in maniera definitiva la stagione che riguarda l’incentivo edilizio al 110%. In merito a questo importante argomento Giancarlo Giorgetti ha voluto esprimere un proprio pensiero a riguardo.
L’attuale ministro dell’Economia ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata al ‘Sole 24 Ore‘. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Con l’arrivo del 2024 si chiude un’epoca che riguarda il Superbonus. Con i botti di San Silvestro anche se la sua eredità ai accompagnerà sicuramente a lungo. Con il 110% finisce anche quella che ho definito un’allucinazione psichedelica, basata sulla convinzione che con la clausola di fuga dal Patto di stabilità e i tassi a zero si potesse fare debito all’infinito senza poi pagare il conto“.
Superbonus, Giorgetti dice addio: novità in vista dal governo per il 2024
A partire dal primo gennaio del 2024 sono moltissime le cose che cambieranno. In primis l’incentivo statale che scenderà dal 110% al 70%. Nel 2025 passerà al 65% nel 2025, nel 2026 terminerà completamente. Non ci sarà alcun tipo di proroga. Anche se, a dire il vero, è prevista una sanatoria nei confronti di chi certifica tutti i lavori svolti entro il 31 dicembre del 2023. Nel caso in cui c’è lo stato di avanzamento dei lavori (se l’intervento non viene ultimato) non scatterà il recupero dei crediti.
![Intervista al 'Sole 24 Ore'](https://www.notizie.com/wp-content/uploads/2023/12/Giancarlo-Giorgetti.-20231231-Notizie.com_.jpg)
Il governo ha previsto una importante misura anche per i redditi più bassi. Nel caso in cui una persona o una impresa dovesse presentare un Isee sotto i 15mila euro il Fondo di povertà compenserà la differenza tra il 70% e il 110%. L’unico requisito sarà quello di aver completamento almeno il 60% dei lavori entro il 31 dicembre.
Come annunciato in precedenza, però, a partire dal 1° gennaio del nuovo anno verrà dato il definitivo addio al Superbonus per le villette. Oggi scade la proroga dell’agevolazione prevista per chi avesse effettuato almeno il 30% dei lavori al 30 settembre 2022. Rimane il bonus mobili. Per tutto il 2024 restano anche la detrazione al 50% per la sostituzione di serramenti e infissi.