Manovra, ecco gli emendamenti su pensioni ed enti locali

Dalla forzata e necessaria stretta sono esclusi medici, dipendenti di enti locali, ufficiali giudiziari e anche i maestri

L’attesa è finita. Ora si può lavorare su documenti certi e su determinate acquisizioni. Dopo tante chiacchierare e dopo aver effettuato le dovute trattative e piccole sistemazioni, il governo alla fine, come aveva garantito e annunciato, ha depositato in commissione Bilancio al Senato un primo ma necessario “pacchetto di emendamenti alla Manovra”, incluso, e c’era da aspettarselo, quello relativo alle pensioni. Ma non è tutto. Ci sono anche emendamenti che sono strettamente legati gli enti locali e anche (ancora) alla sicurezza.

La manovra
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ansa Notizie.com)

Nello stesso documento ci sono anche ristori per un valore di 105,6 milioni di euro che per il 2024 cadranno nelle casse delle regioni come la Valle d’Aosta, Sardegna e il Friuli Venezia Giulia ma anche (e pure questo passaggio era previsto nonostante ci sia stata qualche piccola remora) alle Province autonome di Trento e Bolzano per gli “effetti dell’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef“. Per le altre Regioni ci sarà, anche qui come previsto, un ristoro di 100 milioni per tutto il 2024 che andranno a provare a coprire l’aumento dei costi sulle fonti energetiche del 2022 e 2023.

Novità sugli operatori sanitari mentre è atteso anche il documento sul Ponte sullo Stretto

La decisione
Il ministro dell’Economia Giorgetti (Ansa Notizie.com)

Per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia, soprattutto quelle relative ai 67 anni di età si è deciso e soprattutto è scritto nel documento presentato e che verrà approvato che saranno escluse dalla stretta alcune categorie come quella dei dipendenti di enti locali, dei maestri, dei medici e degli ufficiali giudiziari, ma come si era previsto anche in questo caso, da questa decisione verranno penalizzate in parte quelle anticipate.

Novità importanti anche per i dirigenti medici e pure gli infermieri che se lo vorranno potranno proseguire a lavorare fino al 70/esimo anno d’età. “I dirigenti medici e sanitari del Ssn nonché gli infermieri possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età“, si legge nel testo che è stato depositato in Commissione Bilancio alla Camera. Per quel che riguarda l’annunciato emendamento sugli investimenti sui territori e sul Ponte sullo Stretto di Messina ci vorrà ancora qualche giorno per il documento e testo finale, ma potrebbe essere presentato lunedì a Palazzo Madama.

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