Prandini (Coldiretti): “Abbiamo salvato il vino, ma non è finita qui”

Ettore Prandini, presidente Coldiretti, in un’intervista a ‘La Verità’ si sofferma sul mancato accordo sui fitofarmaci all’Europarlamento.

Vittoria importante per la Coldiretti. L’Europarlamento non ha trovato l’accordo sui fitofarmaci e il significato di questo risultato è spiegato direttamente da Ettore Prandini in un’intervista a La Verità: “Il rischio maggiore sarebbe una drastica riduzione della produzione a fronte di investimenti in innovazione e digitalizzazione che in Italia hanno già portato ad un crollo del 20% dell’utilizzo di queste sostanze negli ultimi 15 anni“.

Prandini intervista La Verità fitofarmaci
Prandini esulta dopo una decisione in Europarlamento – Notizie.com – © Ansa

Con la riduzione della produzione interna – continua Prandini – ci sarebbe un aumento delle importazioni di prodotti da Paesi terzi. Quindi possiamo dire di aver salvato il fino. Ma la vera sfida ora è davvero un’altra“.

Prandini: “Ecco la vera sfida da vincere”

Prandini intervista La Verità fitofarmaci
Per Prandini ora la sfida da vincere è un’altra – Notizie.com – © Ansa

Il risultato ottenuto sui fitofarmaci è molto importante, ma per Prandini la vera sfida ora è un’altra: “Dobbiamo superare un approccio ideologico senza basi scientifiche che rischia di portare ad un effetto opposto a quello perseguito e, cioè, all’abbandono dei terreni aggravando così il dissesto idrogeologico che ha comportato danni in Italia e in tutti i Paesi Ue“.

Ci stiamo avvicinando alla fine della legislatura – aggiunge il presidente della Coldiretti – ma in questi giorni si stanno concludendo due negoziati che dovrebbe penalizzare il settore agricolo. Sto parlando della direttiva sulle emissioni industriali e la legge sul riprstino della natura“.

“Bisogna tutelare il settore agroalimentare nazionale ed europeo”

Prandini intervista La Verità fitofarmaci
La richiesta di Prandini all’Unione Europea – Notizie.com – © Ansa

Prandini chiede alla Commissione di “cogliere il messaggio giunto dal Parlamento Ue e ritiri la proposta in vista della prossima legislatura. Il nuovo esecutivo sarà chiamato ad avviare una riflessione molto più approfondita e basata su reali conoscenze scientifiche, studi di impatto e alternative concrete come investimenti sull’agricoltura di precisione. Come Coldiretti chiediamo ancora una volta di tutelare il settore agroalimentare nazionale ed europeo“.

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