Eâ lâincredibile storia di un uomo di origine russa che era cercato da anni dalla polizia per un decreto di espulsione mai eseguito
Si conoscevano da tempo, erano amici e residenti nella stessa zona di Roma, nel quartiere di Porta Metronia, a due passi dallâAppia, ma anche dal Colosseo. Amici da anni, tanto è vero che quando Igor, un uomo russo di 53 anni, si è presentato a casa sua, A.M. non ci ha trovato niente di strano anzi lâha fatto entrare come altre volte, gli ha offerto un caffè e poi la proposta indecente. Quella che lâha spiazzato e gli ha sbattuta in faccia la dura realtĂ . Lâamico Igor gli aveva preso il cellullare, rubato nel vero senso della parola, e per poterlo riottenere, avrebbe dovuto dargli 300 euro. Non proprio bruscolini.
Un ricatto bello e buono. Non solo. Per facilitare lâamico, il russo, oltre a fargli capire che era prendere o lasciare, gli ha dato lâappuntamento per il giorno stesso davanti a una farmacia nella zona del Pigneto, non tanto distante da dove abitano entrambi. A.M, il padrone del cellullare, a quel punto va, ma si reca allâappuntamento con la convinzione di riuscire a far ragionare lâamico, considerato che il telefonino era importante e lo rivoleva indietro. âFino allâultimo ho pensato fosse uno scherzo, giuro, non ci ho creduto fino a quando non ha insistito sul serioâ, ha spiegato A.M al Messaggero.
Una volta arrivati allâappuntamento i due parlano, con A.M. che cerca di capire se si tratta di uno scherzo oppure no, ma quando capisce che Igore, il suo amico russo, fa sul serio, non ci vede piĂš dalla rabbia e con insistenza cerca di farsi ridare il telefonino, anche a brutte parole e usando le mani. La gente, accortasi che i due uomini stavano iniziando a litigare di brutto, hanno chiamato le forze dellâordine.
E tra la chiamata e lâintervento dei poliziotti non è passato molto tempo, ma è qui che è accaduto il patatrac. Igor, appena si è accorto dellâarrivo delle forze dellâordine, va subito in escandescenza e dice di tutto ad A.M., talmente furioso che è dovuto arrivare unâaltra volante sul posto, considerato che Igor non si riusciva a fermare. âIo ti vengo a cercare, ti ammazzoâ, ha urlato Igor ad A.M. E cosĂŹ, per tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale, il russo è stato arrestato. Una volta arrivato in Questura, le ricerche su questâuomo si sono allargate e si è venuto a sapere che su di lui câerano diverse denunce e segnalazioni, ma soprattutto un decreto di espulsione dallâItalia mai eseguito.