Nuovo Patto di stabilità, Borghi (Lega) sfida l’Europa: “Lo firmiamo ad una condizione”

Claudio Borghi, deputato della Lega, in un’intervista a ‘La Verità’ parla del nuovo Patto di stabilità e sfida l’Europa: “La nostra firma non è certa”.

L’Italia firmerà il nuovo Patto di stabilità? Per il leghista Borghi il via libera del nostro Paese non è sicuro come molti pensano. “Diremo sì solo se le condizioni saranno soddisfacenti – spiega a La Verità l’esponente di via Bellerio – se non andassero bene, poi dovremmo darci la colpa. Altrimenti chiediamo di aspettare le prossime elezioni ed iniziare il negoziato con chi prenderà il posto di Gentiloni“.

Borghi intervista La Verità Patto di stabilità
Claudio Borghi intervistato da ‘La Verità’ sul Patto di stabilità – Notizie.com – © Ansa

Da quando conosco Gentiloni – aggiunge Borghi – ha sempre giocato con casacche delle squadre avversarie. Possiamo dire che fa parte degli esponenti del Partito Democratico che fa gli interessi di tanti Paesi, ma non del nostro. Le agenzie di rating promuovono il nostro Paese? Solitamente non guardo a queste cose, ma sono molto soddisfatto perché vengono smentiti a chi gioca allo sfascio“.

Borghi: “Sul salario minimo ci stiamo muovendo bene”

Borghi intervista La Verità Patto di stabilità
Borghi approva le mosse del governo sul salario minimo – Notizie.com – © Ansa

Borghi promuove l’Italia anche sul salario minimo: “La strada è quella giusta. Noi in passato pensavamo di inserire questa misura nel programma, poi abbiamo fatto approfondimenti e siamo arrivati al punto che i contro sono di più dei pro e per questo motivo si è deciso di non proseguire con quel percorso“.

Ora bisogna intervenire sui contratti collettivi – aggiunge il leghista – e lo stanziamento di 8 miliardi è un chiaro segnale ai privati. Ritocchiamo questi e gran parte del problema sarà risolto“.

L’attacco ai sindacati

Borghi intervista La Verità Patto di stabilità
Borghi e il duro attacco ai sindacati – Notizie.com – © Ansa

Borghi in questa intervista attacca anche i sindacati sottolineando che la Cgil “è una macchina al servizio delle aspirazioni politiche di Landini e dello stesso Pd. In 20 anni sono stati fatti a pezzi i diritti dei lavoratori, come per esempio il green pass, la legge Fornero e l’abolizione dell’articolo 18, e loro non hanno detto nulla. Ormai hanno perso ogni credibilità“.

Un breve passaggio per il leghista sul Covid: “La commissione d’inchiesta farà degli approfondimenti anche sugli effetti collaterali dei vaccini e sui contratti tra Bruxelles e le case farmaceutiche“.

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