Roback era scomparso volutamente: “Testa non a posto, non mi sono divertito”

L’ex Milan, ora al Norrkoping, aveva fatto scattare l’apprensione generale. Nessuno riusciva più a contattarlo, ora è tornato e si è confidato durante un’intervista: “Qualcuno ha pensato mi avessero rapito, avevo bisogno di uno stop. Ora sto meglio, ho ancora grandi obiettivi nel mondo del calcio”, ha spiegato fiducioso una volta arrivata la comunicazione rassicurante da parte del suo club

Era scomparso, aveva allarmato tutti, il livello di apprensione era cresciuto a dismisura. Emil Roback aveva fatto perdere le tracce di sé e si era tenuto il peggio. Il classe 2003 in questo momento milita nell’IFK Norrköping. Per fortuna dal club sono arrivate finalmente notizie rassicuranti.

Emil Roback Milan-Genoa
Una foto di Emil Roback durante Milan-Genoa di Coppa Italia (Ansa Foto) – Notizie.com

Il calciatore è “riapparso” dopo essersi reso irreperibile per diversi giorni. Roback era arrivato al Milan nel 2020 dall’Hammarby di Ibrahimovic, il suo cartellino era costato 1,5 milioni di euro. Ha fatto parte delle giovanili rossonere, poi ha provato le esperienze in prestito in Danimarca e poi proprio in Svezia. Nell’ultimo periodo qualcosa è andato storto: nessuno sapeva dove fosse, ci ha pensato lui stesso a chiarire la vicenda rilasciando un’intervista ai microfoni di Aftonbladet. Soltanto alcuni membri della sua famiglia sapevano dove fosse in quei momenti:Alcuni hanno pensato che fossi stato rapito. Ero assente da quasi tutti tranne che dalla famiglia”. Ma perché Roback ha deciso di rendersi irreperibile, cosa c’è dietro la sua decisione?

La confessione di Roback: “Ero bloccato, ho ancora grandi obiettivi nel calcio”

Emil Roback al Norrkoping
Emil Roback, classe 2003, ora milita con gli svedesi del Norrkoping. Ha rilasciato un’intervista spiegando i motivi della sua “scomparsa” (Ansa Foto) – Notizie.com

Il giovane Emil ha confidato il bisogno di un momento di stop, di rifiatare lontano dallo stress. “La testa non era al posto giusto”, ha detto il giovane. Ero bloccato, ha aggiunto, riferendosi a quella che probabilmente rappresenta “una forma di depressione“. Almeno così l’ha definita lui: “Non è stato divertente, ovviamente. Da fuori, sembra che io sia appena scomparso, ed è così. Molte persone mi hanno contattato chiedendomi come stavo e alcuni hanno addirittura pensato che fossi stato rapito. Mi sento bene. Ora sono tornato e mi sento bene. Da adesso in poi trarrò il meglio dalla situazione e spero di tornare dove so di poter essere. Ho ancora grandi obiettivi con il mio calcio”. Meglio così. Roback è stato ritrovato dopo 14 lunghi giorni in cui si è temuto veramente il peggio.

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