Guerra Israele, nessuna paura Di Segni: “Non ci piegheremo”

In una intervista rilasciata al quotidiano “Avvenire” è intervenuta la presidente della Ucei, Noemi Di Segni, che ha parlato del conflitto in Israele e molto altro ancora 

La Di Segni fa chiarezza e non mostra alcun tipo di preoccupazione e paura in merito a quanto sta accadendo, da qualche giorno, in Israele. Ovvero il Paese vittima di un violento conflitto provocato dai palestinesi di Hamas che, nella notte di sabato 7 ottobre, hanno lanciato razzi provocando moltissimi danni ed altrettanti vittime. In una intervista rilasciata al quotidiano “Avvenire” la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche in Italia (Ucei) ha precisato la propria posizione.

Intervista all'Avvenire
La presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche in Italia, Noemi Di Segni (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono alcune delle sue parole: “La vita deve andare avanti. Noi non ci pieghiamo al terrore. Voglio proprio questo, l’interruzione e la paura. Non lo possiamo permettere. Per questo continuiamo a vivere e non chiudiamo le sinagoghe. Non dipende solo dalla nostra volontà, ma da quanto lo capiscono gli altri paesi e nei contesti internazionali. Dal diritto di Israele a vivere, a sopravvivere, a resistere alla minaccia“.

Anche l’Italia nel mirino? La Di Segni fa chiarezza: “C’è stata un’allerta di una minaccia precisa e mirata a tutte le comunità e quindi c’è un incremento di tutto quello che possono essere i presidi di sicurezza interni delle forze dell’ordine“. Sulle sinagoghe ha precisato che resteranno aperte, ovviamente con una maggiore attenzione: un discorso che, fa sapere, vale per tutto il Paese. Fortunatamente, in questi ultimi giorni, non ci sono stati episodi particolari. Ed è per questo motivo che ci ha tenuto a ringraziare le forze dell’ordine per l’ottimo lavoro.

Guerra Israele, Di Segni: “Sinagoghe resteranno aperte, nessuna paura”

Le comunità generali stanno vivendo uno “shock totale”, soprattutto per le terribili immagini che arrivano appunto da Gaza: “Abbiamo visto cose orribili, decine e decine di neonati, ragazzi, donne e anziani, usati come scudi e trofei umani. E’ fondamentale che il mondo capisca con chi abbiamo a che fare e appoggi il pieno diritto d’Israele di difendersi in una situazione di guerra“.

Sulle parole di Papa Francesco precisa: “Abbiamo apprezzato molto anche il suo riferimento allo Stato di Israele. Non è solo la Terra Santa. E’ lo Stato di Israele. E’ lì che si sta svolgendo questo attacco ed è contro lo Stato di Israele che si è sferrata la guerra“.

Intervista all'Avvenire
La presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche in Italia, Noemi Di Segni (Ansa Foto) Notizie.com

Il 16 ottobre si celebreranno gli 80 anni del rastrellamento del ghetto di Roma: “Vivremo questo anniversario con la consapevolezza che non sono solo pagine di storia. Non sarà quindi solo un richiamo a dire mai più. Al contrario, dovremo dire che la storia può ripetersi e che c’è ancora oggi che vuole che si ripeta“.

In conclusione, sempre sul conflitto, fa sapere: “Noi continueremo a pregare, con la speranza che questa guerra possa fare meno vittime possibile e che ci sia meno sangue. Il mondo ha i suoi poteri e responsabilità per poter denunciare questi massacri. Possono frenarli. Quello che sta accadendo non porta solo la firma dei palestinesi, ma anche dalle organizzazioni terroristiche“.

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