Patto anti-inflazione, il ministro Urso sicuro: “Ecco chi aiuterà”

Il ministro Urso in un’intervista a ‘La Nazione’ ritorna sul patto anti-inflazione e svela a chi aiuterà questa misura decisa dal governo.

Nella giornata di ieri, domenica 1 ottobre, è entrato in vigore il cosiddetto patto anti-inflazione, la misura decisa dal governo per contrastare il carovita. Un provvedimento che secondo il ministro Urso, intervistato da La Nazione, consentirà al nostro Paese di superare nel migliore dei modi un trimestre che si preannuncia complicato.

Intervista La Nazione Urso
Il ministro Urso intervistato da ‘La Nazione’ – Notizie.com – © Ansa

Possiamo dimostrare di essere ancora una comunità – sottolinea Urso in questa intervista – in pochi giorni sono oltre 23mila i punti vendita che hanno aderito a questa iniziativa e il numero cresce di giorno in giorno. Un successo che nessuno si aspettava ed è la dimostrazione che sbagliava chi pensava di rottamare i corpi sociali e la loro rappresentanza“.

Urso: “Ecco l’obiettivo di questo provvedimento”

Intervista La Nazione Urso
Il pensiero di Urso sul patto anti-inflazione – Notizie.com – © Ansa

Il ministro Urso poi entra nei dettagli di questo provvedimento: “Il nostro obiettivo deve essere quello del contenimento dei prezzi, soprattutto quelli del carrello della spesa. Inoltre, dobbiamo aiutare i meo abbienti e i ceti sociali a redditi più basso, iniziando dalle famiglie con figli“.

Una decisione presa per consentire agli italiani di superare un trimestre non facile. “Saranno tre mesi difficili – conferma il titolare del Made in Italy – dobbiamo fare i conti con un forte aumento dei tassi di interesse. Purtroppo la Bce non guarda all’economia reale e tocca a noi farlo. Per questo motivo si è deciso di mettere in campo una Nadef responsabile, ma non rinunciataria. Con la manovra vogliamo incentivare l’impresa, premiare il lavoro e sostenere le famiglie“.

“Dopo il governo Meloni solo le elezioni”

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Urso: “Dopo il governo Meloni, solo le elezioni” – Notizie.com – © Ansa

Il ministro si proietta anche sul futuro e ha una sola certezza: “I soliti stanno evocando la possibilità di un governo tecnico per creare allarme e sfiducia. Sia ben chiaro una cosa: dopo il governo Meloni solamente le elezioni e saranno quelle del 2027, quando l’Italia sarà protagonista in Europa. Perché il nostro Paese sta ritornando centrale anche a Bruxelles“.

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