Omicidio Saman, in aula rivelano come è stata uccisa: la reazione del padre

Omicidio Saman Abbas, in aula rivelano come è stata uccisa la ragazza: arriva la reazione del padre

Si ritorna a parlare nuovamente di uno dei casi che hanno sconvolto il nostro Paese. Ovvero quello in merito all’uccisione di Saman Abbas, la ragazza (di origine pakistana) che è stata uccisa nelle campagne di Novellara (provincia di Reggio Emilia), nella notte tra il 30 aprile ed il 1 maggio del 2021. Su questa vicenda sono cinque le persone che sono finite nella lista degli indagati. Tra questi anche il padre della ragazza, Shabbar Abbas. Quest’ultimo catturato nel suo Paese d’origine, il Pakistan.

L'uomo piange in aula
Il padre di Saman, Shabbar Abbas (Ansa Foto) Notizie.com

Dopo aver trascorso vari mesi in carcere, nelle ultime settimana, è stata concessa l’estradizione per portarlo in Italia. Proprio in questi giorni c’è stata una udienza in aula dove ha preso parola Cristina Cattaneo. Quest’ultima, anatomopatologa, ha raccontato come è stata uccisa la ragazzina che voleva solamente vivere all’occidentale e che era fidanzata con un ragazzo del posto. Non voleva affatto avere un matrimonio combinato (con un cugino del Pakistan). In merito alla sua spiegazione i presenti hanno notato la reazione dell’uomo.

Omicidio Saman Abbas, la spiegazione di come è stata uccisa: il padre scoppia a piangere

A quanto pare Shabbar Abbas, nell’udire l’esperta parlare e raccontare di come era stata uccisa la 18enne, è scoppiato a piangere. Proprio nei giorni scorsi è stata depositata la perizia definitiva in merito all’autopsia sul cadavere della giovane e davanti alla Corte d’Assise di Reggio Emilia è in corso la relazione. Secondo quanto riportato, appunto, dalla perizia pare che Saman sia stata uccisa per strozzamento. Successivamente il suo corpo, oramai senza vita, era stato sepolto nella fossa di Strada Reatino.

L'uomo piange in aula
Il padre di Saman, Shabbar Abbas (Ansa Foto) Notizie.com

Il suo corpo, successivamente, è stato ritrovato dopo un anno e mezzo di intense ricerche da parte delle forze dell’ordine. A quanto pare la buca sarebbe stata scavata con solo badili. Gli stessi che, successivamente, sono risultati compatibili con quelli ritrovati nella casa di Campagnola dello zio Danish Hasnain e dei due cugini.

Anche loro imputati. Anche il padre è accusato di essere l’ideatore dell’omicidio della figlia. L’unica persona che manca ancora all’appello tra gli arrestati è la moglie, Nazia, ancora latitante. La donna, a quanto pare, si troverebbe in Europa, ma non si hanno notizie in merito.

Gestione cookie