Non solo Messina Denaro, le morti (e misteri) degli altri boss storici

Non solo Matteo Messina Denaro, tutte le morti (con tanto di misteri) da parte degli altri boss storici del nostro Paese 

Nel cuore della notte si è spento Matteo Messina Denaro. Il boss di ‘Cosa Nostra‘ si è spento a 61 anni all’ospedale ‘San Salvatore‘ dell’Aquila. Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate. Per via, appunto, del suo tumore al colon. Il suo arresto avvenne il 16 gennaio di quest’anno quando venne identificato e catturato all’interno della clinica “La Maddalena” di Palermo, prima di sottoporsi ad una seduta di chemioterapia.

La morte e i misteri dei più grandi boss della storia
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

In tutti questi anni accumulato avvisi di cattura e condanne all’ergastolo per associazione mafiosa, omicidi e attentati. Condannato per la strage di Capaci (dove morirono il giudice Falcone, la moglie e tre agenti di scorta) è ritenuto responsabile della Strage dei Georgofili a Firenze, di via Palestro a Milano, dell’attentato di via Furio a Roma con obiettivo Maurizio Costanzo. Senza dimenticare quella di aver dato l’ordine sul sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido.

Con la sua morte vanno via moltissimi segreti e misteri. Proprio come è accaduto ad altri boss del nostro Paese. Gli stessi che sono morti in ospedale, in condizioni gravissime. da detenuti. Messina Denaro non è stato l’unico, ma uno dei tanti. La lista, in questione, è davvero molto lunga.

Non solo Messina Denaro, le altri morti di altrettanti boss del nostro Paese

BERNARDO PROVENZANO: morto il 13 luglio de 2016 all’ospedale San Paolo di Milano. Era rimasto recluso al regime duro del 41 bis. Aveva 83 anni quando è deceduto. Venne arrestato dopo una latitanza di 43 anni l’11 aprile del 2006 in una masseria di Corleone (Palermo). Venne sottoposto a più perizie mediche. Le cartelle cliniche parlavano di “grave stato di decadimento cognitivo“.

TOTO’ RIINA: anche lui morto da detenuto. Erano le 3.37 del 17 novembre 2017, il giorno dopo avere compiuto 87 anni. Il tutto avvenne nell’ospedale di Parma, dove era ricoverato da tempo. Era stato operato due volte, poi andò in coma. La Procura di Parma aveva disposto l’autopsia sulla salma visto che la morte era avvenuta in “ambiente carcerario”. Le sue condizioni cliniche si erano aggravate giorni prima della morte.

Quando dal reparto detenuti dell’ospedale Maggiore era stato trasferito in terapia intensiva e rianimazione. Venne arrestato il 15 gennaio del 1993 a Palermo, malato da diversi anni. I suoi legali chiesero il differimento di pena per motivi di salute. Richieste sempre respinte. Stava scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del ’92 (Falcone e Borsellini) e nel ’93, nel Continente.

La morte e i misteri dei più grandi boss della storia
Totò Riina e Bernardo Provenzano (Ansa Foto) Notizie.com

FRANCESCO ‘CICCIO’ MESSINA DENARO: Il padre del boss appena deceduto. A differenza del figlio morì da latitate. Lo fecero ritrovare vestito  e già pronto per il funerale tra Castelvetrano e Mazara del Vallo. Ricercato da più di otto anni. Morì il 30 novembre 1998, stroncato da un infarto. Fu assistito dal medico Vincenzo Pandolfo (consegnatosi alle autorità nel 2006). Le sue condizioni fisiche erano precipitate per un malore .

AL CAPONE: Morto il 25 gennaio del 1947. Figlio di un barbiere e di una sarta, era nato a Brooklyn il 17 gennaio 1899. Genitori originari della Campania. Trascorse la sua infanzia nella miseria e in un ambiente degradato. Poi gli inizi con la microcriminalità fino ad arrivare alla criminalità vera e propria. Morì a causa delle sifilide. Si spense nella vasca da bagno a casa dei fratelli.

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