Formula 1, tragedia sfiorata a Singapore: tutta colpa di un’iguana

Prime due sessioni di prove libere non semplici a Singapore a causa di un’iguana gigante. Ed ora c’è timore per le qualifiche e per la gara.

Le prime due sessioni di prove libere hanno visto protagoniste le Ferrari (e non solo). Infatti, oltre a Leclerc e Sainz, la scena l’ha presa l’iguana che ha dato fastidio (e non poco ai piloti). Come riportato dal Corriere dello Sport, il venerdì di Formula 1 ha visto tre interruzioni proprio per la presenza di questi animali (uno era di dimensioni enormi ndr).

Iguana prove libere Formula 1
Una delle iguane sul circuito di Singapore – Notizie.com – Foto Twitter

Alla fine il resoconto è un George Russell non in grado di evitare l’animale mentre Lando Norris è stato più reattivo passando vicino al rettile senza, però, toccarlo. Ora il timore si sposta per qualifiche e gara dove sicuramente la velocità è destinata ad essere più alta e, soprattutto, la concentrazione potrebbe portare anche a non vedere l’animale.

I team radio dei piloti

La presenza dell’iguana è stata segnalata anche dai piloti in diversi team radio. Il campione del mondo Verstappen in uno dei suoi colloqui con il box ha parlato di “una nuova lucertola in pista, questa volta più piccola“. Immediata la replica della Red Bull: “Ok, capito. Forse Godzilla ha avuto un figlio“.

Ma non è stato solo l’olandese ad accorgersi di questi animali. “Un’altra lucertola a curva nove“, il messaggio che Sainz ha mandato ai box durante una delle due sessioni di prove libere. Mentre Russel ha parlato di una “lucertola, ma questa volta diversa“.

Ferrari in evidenza in questo venerdì

Iguana prove libere Formula 1
La Ferrari in evidenza a Singapore – Notizie.com – © Ansa

Oltre all’iguana, a Singapore a prendersi la scena è stata la Ferrari. Nelle due sessioni di prove libere è stata doppietta Ferrari con prima Sainz e poi Leclerc davanti a tutti. La Red Bull è apparsa leggermente in difficoltà su questa pista, ma resta da capire se si è nascosta oppure ci sono evidenti difficoltà. Già a Monza i primi segnali di qualche problema al motore c’erano e non è da escludere la volontà di non forzare per non rischiare magari una rottura in gara.

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