IPhone 15, la grande novità arriva direttamente dall’Unione Europea: gli ultimi aggiornamenti
C’era grande attesa per il nuovo IPhone 15. Non ha deluso le aspettative. Ed ovviamente non sono mancate le sorprese. Così come le importanti novità da parte del nuovo dispositivo elettronico firmato Apple. Una in particolare che il padre fondatore, Steve Jobs, a dire il verso (forse) non avrebbe mai concesso. La questione riguarda la “lotta” portata avanti dall’azienda per cercare di mantenere la porta lightning per caricare la batteria e collegare gli accessori rischiava di tenere l’azienda fuori dal mercato europeo.
Non solo: anche la concessione di passare alle porte usb-c sui Mac era un segnale della inevitabilità di questo passaggio epocale. In tutto ciò l’Unione Europea ha sempre insistito sul fatto che sia i telefoni che gli altri piccolo dispositivi dovranno essere compatibili. In che modo? Con i cavi di ricarica usb-c a partire dalla fine del prossimo anno. Non una mossa che Bruxelles ha accettato, per il semplice fatto che tenderà a ridurre gli sprechi e farà risparmiare denaro ai consumatori.
IPhone 15, la novità targata Ue (che non avrebbe fatto piacere a Jobs)
Con il caricabatterie comune si vanno a tagliare i costi per i consumatori. Tanto da fare del bene anche all’ambiente. Almeno questo è quello che ha detto, tramite un comunicato, il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton. Non è finita qui visto che quest’ultimo ha aggiunto che la mossa farebbe risparmiare ai consumatori una cifra che si avvicina ai 250 milioni di euro ogni anno. Vale a dire 270 milioni di dollari.
Non è affatto un mistero che, la stessa azienda, stava sostenendo da un bel po’ di tempo che il cavo fosse più sicuro dei caricabatterie usb-c. Proprio questi ultimi che sono utilizzati dai ‘rivali’. Tra questi, ovviamente, anche Samsung. Allo stesso tempo, però, Apple non sta affrontando un ottimo periodo dal punto di vista delle vendite. Per chi non lo sapesse, infatti, ha dovuto affrontare un calo delle vendite dei propri cellulari. Con prezzi decisamente troppo alti e che tendono a spingere gli stessi clienti a ritardare il passaggio a modelli più recenti.
Senza dimenticare, inoltre, che la stessa società è “protagonista” in merito alle turbolenze diplomatiche tra Stati Uniti d’America e la stessa Cina. Con questi ultimi (in particolar modo il loro governo) che è pronto a vietare, a dipendenti pubblici, di utilizzare il marchio Apple a lavoro.
