Il presidente del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Un momento di vero caos quello che sta vivendo il Partito Democratico di Elly Schlein. Soprattutto in merito alla polemica di qualche giornio fa, quando il movimento è stato vittima di un vero e proprio “scippo” da parte dei (a questo punto) “rivali” di Azione. Il numero uno di quest’ultimo, Carlo Calenda, ha convinto ben 31 persone dei dem a sposare il suo progetto ed a “trasferirsi” da lui. Non solo: l’italosvizzera è stata criticata anche dal presidente del partito, Stefano Bonaccini.
L’attuale governatore dell’Emilia-Romagna, in più di una occasione, aveva ribadito che il Pd si stesse trasformando in un partito “radicale” e che bisogna effettuare una svolta per far cambiare le cose. Una idea, a dire il vero, ce l’avrebbe. Non solo dopo le parole rilasciate ieri pomeriggio nella trasmissione (di cui è stato ospite) ‘Tagadà‘ su La7: ne ha parlato anche in una intervista al ‘Corriere della Sera‘ dove ha voluto esprimere il proprio pensiero a riguardo.
Pd, Bonaccini ne è convinto: “Bisogna lavorare tutti insieme”
Uniti insieme si può fare: questo è il succo, bene o male, dell’intervista da parte del governatore emiliano ai microfoni del noto quotidiano. Sa bene che il periodo che sta attraversando il partito non è affatto dei migliori ed è pronto a dare il proprio contributo. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Dobbiamo lavorare tutti insieme per rafforzare questa casa, perché abbiamo davanti il governo più di destra della storia repubblicana e non ce ne libereremo frammentando la sinistra, provando a rubarci l’un l’altro lo zero virgola o coi cambi di casacca”.
Non solo, poi ha aggiunto un chiaro messaggio importante al centrosinistra: “Il Pd ha il compito primario di costruire un’alternativa: certo, non da solo, ma senza il Pd non c’è alternativa possibile di centrosinistra. Anzi, non c’è alternativa in assoluto“. Su coloro che hanno preferito abbandonare la nave conclude dicendo ciò: “Non sono d’accordo con chi esce. Allo stesso tempo ogni posizione va ascoltata: chi sta arrivando merita rispetto così come lo merita chi nel Pd c’era già prima e magari fin dall’inizio“.
