Caivano, oltre il danno la beffa: mamma 12enne minacciata di morte

Caivano, parla la mamma della 12ebbe vittima di stupro da parte di un branco di ragazzi: a quanto pare sarebbe stata minacciata di morte

Oltre il danno anche la beffa. A parlare è stata la madre della 12enne che, insieme alla cugina, è stata vittima di stupri nei primi giorni del mese di agosto. Ricordiamo che il tutto si è verificato a Caivano (provincia di Napoli), precisamente al ‘Parco Verde‘, zona (purtroppo) diventata famosa per altri episodi di cronaca. La donna ha deciso di vuotare, ancora una volta, il sacco rivelando tutto quello che la sua famiglia sta subendo in questo periodo.

Minacciata la mamma della 12enne stuprata
Caivano (Ansa Foto) Notizie.com

A quanto pare la situazione non è affatto delle migliori visto che sta ricevendo minacce di morte. Questo è quello che ha confidato al suo avvocato, Angelo Pisani. Non solo: in questi giorni l’altro suo figlio (quello che ha denunciato quanto successo alla sorella) è stato derubato. Una situazione per nulla facile visto che la donna ha affermato, in più di una occasione, di volersene andare dalla zona visto che non si sente più al sicuro.

Caivano, madre 12enne minacciata di morte: “Meloni venga qui”

Nel frattempo, però, la stessa madre ha voluto rivolgere un appello anche alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tanto da rivelarle che ha un bisogno urgente di parlare con lei. Poi l’invito: “Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote“. Come riportato in precedenza l’altro figlio della donna ha subito un furto: quello del suo scooter. Un episodio che, secondo la madre, vuole dire una scola cosa: minaccia. Il legale della famiglia auspica che accanto al codice rosso per le donne vittime di violenze si prenda in seria considerazione l’introduzione di un codice azzurro. Con l’obiettivo, ovviamente, di tutelare i minori.

Minacciata la mamma della 12enne stuprata
Parco Verde di Caivano (Ansa Foto) Notizie.com

Nel frattempo gli inquirenti vanno avanti con le proprie indagini. Gli approcci con le vittime, a quanto pare, ci sarebbero stati anche lungo il corso Umberto di Caivano. Le violenze, infine, non si sarebbero verificate solamente nel Parco Verde ma anche in un’altra zona della città che tutti chiamano “Bronx“. Clara Niola, avvocato della famiglia di una delle due ragazzine, ha voluto fare un appello: ovvero che venga insegnato ai giovani l’utilizzo del web. Argomento che, a dire il vero, viene sempre meno trascurato.

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