Vannacci a ‘Tv Play’: “Non siamo tutti uguali. Su Egonu e Jankto…”

Roberto Vannacci, generale (a questo punto ex) italiano ha rilasciato una intervista ai microfoni della piattaforma streaming ‘Tv Play.it’

E’ l’uomo del momento. Oramai da giorni non si sente parlare se non di lui. Telegiornali, radio e soprattutto libro. Quel testo (“Il mondo al contrario“) che porta la sua firma e che sta destando moltissime polemiche e critiche. C’è anche chi, però, si è schierato dalla sua parte. Ovviamente ci stiamo riferendo a Roberto Vannacci. Le sue affermazioni (in particolar modo sui gay) giudicate omofobe hanno diviso il Paese. Nelle ultime ore ha rilasciato una importante intervista ai microfoni della piattaforma streaming “Tv Play.it” dove ha affrontato diversi argomenti. Anche (e soprattutto sportivi).

Come la campionessa della pallavolo, Paola Egonu (impegnata agli Europei). Questo è il suo pensiero a riguardo: “Non solo stiamo parlando di una atleta bravissima, ma anche molto intelligente. E’ giusto che rappresenti l’Italia. Quando vedo una persona con la pelle scura non la identifico subito come italiana. L’italiano è identificato con la pelle bianca. Se vede una persona dalla pelle scura non pensa ad un italiano. Basta guardare su Wikipedia dove c’è scritto che è nata da genitori nigeriani. La sua presenza non aggiunge o toglie nulla”.

Intervistato da 'Tv Play'
Roberto Vannacci (Ansa Foto) Notizie.com

Poi si è soffermato a parlare del suo libro, “Il mondo al Contrario“: “Un testo che è caratterizzato da tutto quelle cose che vanno contro il buonsenso comune. In altri sport diversi dal calcio accadono cose strane. Ci sono atleti che stanno concorrendo con atleti di un altro sesso solo perché non si sentono appartenenti al loro sesso. Nuotatori maschi che si sentono femmine e gareggiano con le femmine. Ci si sta convincendo che siamo tutti uguali. Si sta andando verso il comunismo cosmico. Non è così. Ok per i diritti, ma uomini e donne sono fisicamente diversi”.

Sulla questione di Jakub Jankto (centrocampista del Cagliari ritornato questa estate in Italia) che da qualche mese ha annunciato con un post social di essere omosessuale non si esprime granché: “Mi interessa solo che si gareggi con persone dello stesso sesso biologico. Da maschio va a competere con dei maschi. Non lo conosco, ma se gioca in Serie A vuol dire che è bravo“.

Poi ha voluto porre una domanda: “Accettiamo che ci sia una percezione diversa del proprio corpo rispetto al sesso biologico. Perché non accettiamo la stessa cosa nel campo dell’età? Io ho 58 anni ma mi sento più giovane e voglio giocare nella categoria dei più giovani? Perché la accettiamo nell’ambito del sesso o non dell’età”.

Vannacci, ma quale politica: “Continuerò a fare il soldato”

Sull’espressione giuridica ‘Ius Soli‘ afferma: “Credo che sia una cosa corretta. Se nasco in Italia perché sono in viaggio e poi vado altrove il giorno dopo, la nazionalità non è opportuna. Servono delle regole e molti aspetti per dare la nazionalità”. In merito alle forze armate annuncia: “Sono una fetta di società ed anche lì ci sono omosessuali, confessarlo o meno è una scelta individuale. Il fatto di indossare una divisa fa sparire le differenze. Coming out? Non ci vedo nulla di male“. 

Intervistato da 'Tv Play'
Roberto Vannacci (Ansa Foto) Notizie.com

Ci tiene a precisare che nel suo libro non c’è alcuna deriva né razzista e né tantomeno omofoba: “Ci sono meno di 100 reati all’anno legati all’omofobia, nettamente inferiori come numeri a quelli di violenza su bambini o anziani”. In conclusione ha voluto ribadire il proprio pensiero: ovvero che candidarsi in politica non gli interessa. “Alle Europee con la Lega? Io faccio il saldato e continuerò a farlo. Ringrazio chi ha stima di me. Ovviamente non rifiuto nulla e tengo le porte aperte”.

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