Dà un pugno al papà e ne causa la morte, il figlio lo scopre 36 ore dopo e si uccide

Un 71enne è stato aggredito, ha sbattuto la testa per terra riportando una emorragia, è morto poco dopo. Il figlio appena l’ha saputo si è impiccato

Una lite banale è finita nel dramma più assurdo. E una famiglia è letteralmente sparita in un battito di ciglia. Un papà e un figlio hanno discusso, si sono aggrediti a vicenda, poi il più giovane ha preso il sopravvento, rifilando un pugno in pieno volto al proprio papà che è caduto in terra, dando una tremenda botta con la testa al pavimento. L’uomo aveva 71 anni, il figlio ha chiamato subito i soccorsi che sono prontamente arrivati, ma pare che si sono subito resi conto della gravità della situazione. L’uomo è deceduto in ospedale e appena il figlio ha saputo che lui era stata la causa di tutto ciò si è tolto la vita impiccandosi.

La tragedia
Una macchina dei carabinieri intervenuto sul posto a Savilletri (Ansa Notizie.com)

Una doppia tragedia avvenuta tra la località di Cisternino e Savelletri, marina di Fasano, in provincia di Brindisi. Fasano conosciuta in tutto il mondo perché è dove ci sono famosissimi uliveti secolari e anche masserie di gran lusso, dove spesso vanno i vip. Ecco perché è una località conosciuta e da poche ore è al centro dell’Italia per un fatto di cronaca assurdo, triste e paradossale.

Una doppia tragedia che ha spazzato via una famiglia

Il dramma
Una pattuglia dei carabinieri in servizio (Ansa Notizie.com)

Una delle cose più brutte che possano accadere, che un figlio sia la causa della morte del proprio papà. Un dolore allucinante e presente, talmente vivo da non poterci convivere, forse per questo il ragazzo ha deciso di togliersi la vita impiccandosi sul posto di lavoro. Un epilogo drammatico per i due familiari, il padre (A.L.) e il figlio (P.L.), entrambi residenti a Cisternino. Un paese sconvolto da quanto è successo.

L’uomo di 71 anni è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, nonostante le sue condizioni fossero già disperate una volta arrivato in ospedale perché la botta presa alla testa gli ha provocato un’emorragia celebrale. Il figlio, appena lo viene a sapere, non riesce a darsi pace e ad avere la lucidità tale per restare vivo e convivere col dolore. Talmente sconvolto, decide di compiere il gesto estremo e si toglie la vita all’interno del posto dove lavorava come guardiano. Il suo corpo senza vita è stato trovato da un collega.

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