Francesco Corvaro, chi è il nuovo inviato per il clima del governo

Francesco Corvaro è stato nominato il nuovo inviato per il clima da parte del governo. Tutte le informazioni che lo riguardano

Una scelta importante, quella messa in atto dal governo, che ha un suo nuovo inviato per il clima della Farnesina e del ministero dell’Ambiente. Si tratta di Francesco Corvaro (in foto). Si tratta di un professore associato di fisica industriale all’Università Politecnica delle Marche. Prende il posto di Alessandro Modiano. Nel corso di varie interviste che ha rilasciato nella giornata di ieri ha voluto subito fare una precisazione: ovvero quella di aver respinto l’etichetta di negazionista. In merito a ciò ha spiegato: “Mi sembra innegabile che l’uomo abbia un impatto sulla natura. Grande o piccolo che sia, per me non fa grande differenza. Il mondo non finirà“.

Il nuovo inviato per il clima del governo
Francesco Corvaro (Foto Facebook) Notizie.com

Altro che distruzione di una parte per salvarne un’altra. Conferma di avere un’auto elettrica. Anche se afferma: “Ho voluto fare questa scelta. L’elettrico è una delle strade. Noi italiani di questo ne soffriamo molto. Abbiamo difficoltà di produzione ma soprattutto di distribuzione. Ecco perché a spingere troppo sulla transizione rischiamo davvero di lasciare indietro della gente“.

Francesco Corvaro, il nuovo inviato per il clima del governo fa chiarezza

Si è soffermato anche a discutere di uno degli argomenti molto importanti come le ‘Case Green‘: “Sono arrivato a cose fatte, penso che si accusa di negazionismo il governo perché non si vuole capire che provvedimenti come questi possono creare grandi problemi. L’Italia ha un patrimonio edilizio storico da gestire. Non possiamo pensare di fare cambiamenti con la bacchetta magica. Per le case bisognerà davvero pensare a forti misure di sostegno. Il rischio di danneggiare la popolazione esiste. Proprio come con le auto“.

Il nuovo inviato per il clima del governo
Francesco Corvaro (Foto Facebook) Notizie.com

In conclusione dice la sua per quanto riguarda il nucleare. Un discorso che, però, ha voluto affrontare non come una persona politica, ma da uomo tecnico. Afferma di essere favorevole a tutte le rinnovabili, poi aggiunge: “Sappiamo che ciò che serve alle reti è la stabilità. La stabilità si può dare con carbone, metano o nucleare. Nessuna tecnologia è a impatto zero. Ok le rinnovabili, ma non credo possano bastare. Le tecnologie disponibili sono quelle riportate in precedenza, senza dimenticare appunto il nucleare“.

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