In merito alla questione del ‘Caro carburante’ e non solo, il ministro delle Imprese e del ‘Made in Italy’, Adolfo Urso, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”
Adolfo Urso prova a fare chiarezza in merito all’eccessivo aumento, che si sta verificando in questi ultimi giorni, che riguarda il caro carburante. Prezzi sia della benzina che del diesel, oramai, stanno andando davvero alle stelle. Anche se, nel corso dell’intervista alla ‘Stampa‘, non ha voluto puntare il dito contro i gestori. Bensì ai raffinatori. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni in merito: “Credo che sia un problema che non riguarda i gestori, visto che stanno applicando margini minimi e in questo anzi riconosco che hanno fatto un buon lavoro.
La responsabilità principale arriva dalle società di raffinazione. Abbiamo chiesto e vogliamo delle spiegazioni“. Anche se non vuole sentire assolutamente parlare di “allarme” o altro visto che sono pronti ad individuare quale sia il problema ed, allo stesso tempo, quale sia la criticità. Sempre sule compagnie di raffinazione ha spiegato: “A nostro avviso stanno applicando margini francamente eccessivi. Lo dico a ragion veduta“.
Doppia licenza tassisti e tasse extraprofitto, parla Urso
Il ministro Urso si è soffermato anche su altro argomenti. Come l’eliminazione della proposta della doppia licenza per i tassisti in merito all’ultimo decreto ‘Omnibus‘. “Abbiamo previsto concorsi straordinari per i capoluoghi di regione, per le città metropolitane e per quelle sede di aeroporti internazionali. Il nostro obiettivo è quello di avere fino al 20% di licenze in più. Questo percorso prevedeva anche una via preferenziale per chi già possiede una licenza (sempre per i tassisti, ndr) che potevano ottenere una seconda licenza abbinata a una nuova vettura. Anche se questa possibilità, su loro richiesta, no c’è più. Anche se resta chiara la previsione di aumento delle licenze”.

In conclusione si è soffermato anche su un altro tema che sta provocando non poche polemiche come quello della tassa sugli extraprofitti delle banche. In merito a ciò fa presente: “Si tratta di una misura già praticata in Europa, come in Spagna dove mi risulta che gli istituti di credito abbiano già pagato una prima tranche di 637 milioni. Le previsioni del ministero dell’Economia spagnolo sono di un incasso che supererà 2,9 miliardi. Se ne sta parlando anche in Gran Bretagna, ovvero il regno delle banche in Europa“.