Dinastia Meloni, per la sorella Arianna spunta l’idea di un possibile futuro che porta a Bruxelles? Tutto quello che serve sapere in merito a questa notizia
A lanciare la clamorosa indiscrezione ci ha pensato il noto quotidiano “La Repubblica“. Un’altra Meloni è pronta ad essere protagonista nel mondo della politica. Ovviamente non ci stiamo riferendo alla premier Giorgia, ma alla sorella Arianna. A quanto pare il partito ‘Fratelli d’Italia’ sta seriamente pensando di candidarla alle prossime elezioni Europee che si svolgeranno il prossimo anno. Il tutto come capolista nella circoscrizione ‘Centro Italia‘. Se all’interno del partito se ne sta parlando già da alcuni giorni, per il resto della politica (e non solo) si tratta di una vera e propria sorpresa.
Insomma, si tratterebbe del coronamento di un sogno da parte della sorella che, a quanto pare, sta scalando varie posizioni all’interno del partito. Visto che, in poche settimane, è stata nominata prima responsabile del tesseramento e poi componente in quota FdI del consiglio di amministrazione della ricca Fondazione Alleanza nazionale. Un ente molto importante e che ha depositi bancari per una cifra che si avvicina ai 30 milioni di euro. Senza dimenticare alcuni beni immobili che, addirittura, ne valgono sul mercato circa 200 milioni. Lo stesso quotidiano la descrive come una donna che ha sempre lavorato dietro le quinte e che si fa vedere molto poco rispetto al marito. il ministro dell’Agricoltura e delle Sovranità Alimentari, Francesco Lollobrigida.
Meloni, la sorella Arianna pronta alla candidatura all’Europarlamento?
Non è affatto un mistero che in casa Meloni qualcosa sta cambiando. Anzi, qualcosa bolle in pentola. Giorgia, infatti, vorrebbe premiare la sorella affidandole un ruolo istituzionale. Magari farla eleggere all’Europarlamento. Una candidatura che, a dire il vero, avrebbe il sapore di un vero e proprio premio. Un messaggio chiaro a tutti coloro che fanno parte del partito.

Il quotidiano annuncia: “La nomina di Arianna alla guida del tesseramento è stata letta da molti dentro FdI come un modo per controllare quello che accade anche nell’estrema periferia del partito: avere in mano le tessere significa sapere cosa si muove nelle sezioni più lontane da Roma e verificare in diretta chi nei Comuni vuole fare strada e tentare magari dei blitz“.