L’ira della Meloni: la magistratura non faccia l’opposizione

I rapporti tra esecutivo e magistratura sembrano essersi incrinati nel giro di pochi giorni. I casi Delmastro e Santanchè non sono piaciuti alla Meloni che ora ha deciso di accelerare sulla riforma

In pochi giorni la rottura. Se Giorgia Meloni assunto l’incarico da Presidente del Consiglio aveva deciso di abbandonare la linea “Berlusconiana” del centrodestra degli ultimi anni nel rapporto con la magistratura a fronte di una posizione ben più morbida, ora le cose sembrano in procinto di cambiare. Non sono piaciute affatto l’imputazione coatta del sottosegretario Delmastro e il modo in cui sono state portate avanti le indagini sul caso Santanchè.

L'ira della Meloni
L’ira della Meloni (ANSA) – Notizie.com

Ieri nel tardo pomeriggio dopo la notizia della decisione del gip di rinviare a giudizio il “suo” sottosegretario Andrea Delmastro nonostante il pm avesse chiesto l’archiviazione nel processo per il “caso Cospito”, l’ira della Meloni si sarebbe riversata contro una fascia della magistratura rea di muoversi in sintonia con le opposizioni e di aver aperto con grande anticipo la campagna elettorale per le Europee del 2024. Il governo pensa che le novità di queste ultime settimane siano una sorta di vendetta di una parte della magistratura alla riforma Nordio. Se quella di Delmastro ritengono sia una “forzatura abnorme” ed una cosa assolutamente inusuale, ancor più grave per la Meloni è il fatto che la ministra del Turismo Danela Santanchè abbia letto dai giornali di essere indagata “curiosamente” il giorno in cui avrebbe dovuto parlare in Senato con l’informativa.

“Delmastro e Santanchè non si toccano”

Gli ultimi sviluppi hanno spinto il governo guidato da Giorgia Meloni verso una netta accelerata del progetto di riforma della giustizia per approvare al più preso la separazione delle carriere, le modifiche all’avviso di garanzia e la stretta sulle intercettazioni, oltre all’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Proprio la Meloni a margine del Consiglio dei Ministri avrebbe detto “Sulla giustizia adesso dobbiamo correre, il prossimo obiettivo che il governo deve raggiungere è la separazione delle carriere“. La premier è pronta a imboccare la via della dura resistenza, insomma se qualcuno pensa di farle paura si sbaglia di grosso.

I casi Santanchè e Delmastro
I casi Santanchè e Delmastro (ANSA) – Notizie.com

Lo testimoniano le decisioni sui due casi Delmastro e Santanchè, ad oggi i due “non si toccano. Sarebbe questo l’ordine della Meloni dato alla coalizione di centrodestra, un ordine che forse non sarebbe arrivato nella vicenda che coinvolge la ministra del Turismo se solo le opposizioni avessero tenuti i toni un po’ più placati e il caso avesse seguito i binari di una normale indagine della Procura. Magari avrebbe chiesto ad Ignazio La Russa di invitare la sua protetta a fare un passo indietro, ma ora non sembra proprio il caso considerato come la sensazione è che si stiano attaccando altri esponenti del governo per colpire lei. Fare un passo indietro significherebbe dichiararsi aggredibile.

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